Benvenuti su SediciPuglia.it - Dolcezze Infinite Clementina, il mio spazio digitale interamente dedicato alla cucina pugliese. Un viaggio autentico tra sapori, profumi e tradizioni che affondano le radici nella terra e nella cultura di Puglia. Qui non troverete solo ricette, ma racconti di cucina, un percorso appassionato alla scoperta di un patrimonio culinario immenso e meraviglioso.
Una panoramica chiara sulla cucina tradizionale pugliese: ingredienti, preparazioni e ricette tipiche suddivise in primi, secondi e dolci.
La cucina pugliese rappresenta una delle espressioni più complete della dieta mediterranea. Basata su ingredienti semplici, stagionali e locali, si è sviluppata nei secoli grazie all’incontro tra cultura contadina e tradizioni marinare. Olio extravergine d’oliva, grano duro, verdure spontanee, legumi, pesce azzurro, vini e le conserve fatte in casa costituiscono la base di gran parte delle preparazioni. L’uso del burro è pressoché assente: in Puglia si cucina quasi esclusivamente con olio d’oliva, simbolo di identità e risorsa diffusa in tutto il territorio.
Peperoni arrostiti al forno: il contorno più gustoso della cucina pugliese. Questo piatto racchiude i sapori autentici tradizionali, con ingredienti semplici e una preparazione facile.
Peperoni arrostiti: un piatto povero che racconta la Puglia
Le seppie alla griglia sono un secondo piatto leggero e gustoso, perfetto per chi ama il sapore del mare senza troppi condimenti. Si preparano in pochi minuti: basta una piastra rovente e pochi ingredienti per ottenere un risultato morbido dentro e leggermente croccante fuori. Perfette per una cena veloce e genuina, sono molto diffuse nei paesi di mare, in particolare in Puglia, dove il pesce fresco è protagonista della cucina tradizionale.
Ingredienti per 4 persone
- 4 seppie grandi già pulite (circa 300-400 g ciascuna)
- 2-3 cucchiai di prezzemolo tritato
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Succo di limone q.b.
- Pepe nero q.b.
- Aglio tritato (facoltativo)
Preparazione
- Pulite le seppie sotto l’acqua corrente, eliminate il becco, la pelle esterna e la sacca dell’inchiostro, se presente.
- Incidete le seppie longitudinalmente senza dividerle completamente, in modo da evitare che si arriccino durante la cottura.
- Tagliate quasi a metà le teste, in modo da facilitare la cottura e permettere una migliore aderenza alla piastra.
- Scaldate bene una piastra in ghisa o antiaderente fino a renderla bollente.
- Cuocete le seppie 3-4 minuti per lato, finché non diventano leggermente rosate e dorate.
- Tagliate le seppie grigliate a striscioline.
- Condite con olio extravergine d'oliva, succo di limone, prezzemolo tritato e, se gradito, un pizzico di aglio tritato.
- Servite subito, sia calde che tiepide.
Consigli e Varianti
- Per un sapore più intenso, marinate le seppie per 10 minuti con un filo d’olio, limone e prezzemolo prima di grigliarle.
- Evitate di cuocerle troppo a lungo: il segreto è una cottura rapida su piastra rovente, altrimenti diventeranno gommose.
- Per una versione più croccante, aggiungete pangrattato tostato sopra le seppie prima di servirle.
Le seppie alla griglia gratinate sono un piatto perfetto per chi cerca un secondo di mare veloce, sano e saporito. Con pochi ingredienti e una preparazione semplice, portano in tavola il profumo autentico del Mediterraneo. Perfette per ogni stagione, sono un’ottima scelta per una cena leggera ma gustosa!
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SE DICI PUGLIA, DICI "Primitivo di Manduria".
Il nome "Primitivo" deriva dalla maturazione precoce delle sue uve, che lo rende uno dei primi vitigni a essere vendemmiati. Questo vino si caratterizza per il suo colore rosso rubino intenso, che con l’invecchiamento evolve in eleganti sfumature granato.
Il Primitivo di Manduria: storia e caratteristiche
Manduria, è il luogo ideale per la coltivazione del Primitivo grazie al suo clima caldo e ventilato e alla vicinanza al mare, che conferisce unicità al vino. Le caratteristiche del terreno, prevalentemente calcareo e ricco di minerali, completano il profilo di eccellenza di questo vitigno.
Il Primitivo di Manduria è prodotto prevalentemente con uve Primitivo, che devono costituire almeno l'85% del vino, secondo il disciplinare di produzione. In molti casi, però, viene realizzato interamente con questo vitigno per mettere in risalto le sue caratteristiche uniche.
Profumi intensi, sapori unici
Al naso offre un bouquet aromatico con note di prugne mature, ciliegie e accenni di spezie come pepe nero e vaniglia. In bocca è pieno e avvolgente, con un finale lungo e persistente che richiama i sapori unici della terra salentina.
Abbinamenti in cucina: il Primitivo di Manduria a tavola
Tra i primi piatti, spiccano le orecchiette al ragù di carne e i cavatelli con funghi cardoncelli, che trovano nel Primitivo un compagno ideale grazie alle sue note fruttate e speziate.
Per i secondi, il vino esalta i sapori robusti delle bombette pugliesi alla griglia, dell’agnello al forno con patate e delle polpette al sugo, regalando un equilibrio perfetto tra i piatti e il calice.
Infine, nella sua versione Dolce Naturale, il Primitivo accompagna dessert a base di cioccolato fondente o mandorle, o dolci della cucina pugliese.
I riconoscimenti del Primitivo di Manduria: eccellenza pugliese
Il Primitivo di Manduria continua a distinguersi nel panorama enologico italiano e internazionale per la sua qualità straordinaria. La guida "Vini d'Italia 2025" del Gambero Rosso ha premiato ben 16 vini pugliesi a base di Primitivo con il massimo riconoscimento dei Tre Bicchieri, di cui 9 appartengono alla denominazione di Manduria. Questo risultato conferma il ruolo di questo vino come simbolo di eccellenza della Puglia.
Il Primitivo di Manduria è l’espressione autentica della Puglia, un vino che racchiude la storia, il territorio e la tradizione di una regione ricca di sapori e cultura. Ogni sorso parla della passione dei viticoltori, del clima unico e dei terreni generosi che rendono possibile un prodotto di eccellenza. Ideale per ogni occasione, sa esaltare sia i piatti della cucina tradizionale pugliese che i momenti più speciali.
Scegliere il Primitivo di Manduria significa abbracciare la qualità e la dedizione di una terra che continua a sorprendere.
Buon viaggio nel gusto dei vini della Puglia!
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SE DICI PUGLIA, DICI "NEGROAMARO".
Il Negroamaro è uno dei simboli più autentici della Puglia, un vino rosso intenso e corposo che racconta la storia e la passione di una terra unica. Prodotto principalmente nel Salento, tra Lecce, Brindisi e Taranto, questo vitigno autoctono è conosciuto per le sue uve dalla buccia scura e spessa, capaci di creare vini che si distinguono per il carattere deciso. È un vino radicato nella tradizione pugliese e apprezzato sia in Italia che all’estero per la sua qualità. La sua versatilità lo rende ideale per accompagnare numerosi piatti, dai primi ai secondi della cucina tradizionale. Con il suo gusto intenso e le sue note caratteristiche, rappresenta l’essenza del Salento.
Perché si chiama Negroamaro?
Il nome "Negroamaro" riflette l’essenza di questo vino. Deriva dall’unione di due parole, "niger" in latino e "mavros" in greco, entrambe significano "nero". Questo doppio richiamo culturale omaggia il colore intenso e scuro delle uve, mentre alcuni ritengono che il nome si riferisca anche al retrogusto lievemente amarognolo, caratteristico di questo vino e che lo rende unico nel suo genere.
Un Viaggio nell’Origine del Negroamaro
Le origini del Negroamaro risalgono all’antichità, quando i Greci introdussero questo vitigno nel Salento tra l’VIII e il VII secolo a.C. Da allora, è diventato parte integrante della tradizione vinicola pugliese. Il Negroamaro prospera in climi caldi e asciutti, con suoli ricchi di minerali che favoriscono la produzione di vini complessi e di alta qualità.
In passato, il Negroamaro veniva utilizzato come vino da taglio per rafforzare i vini più leggeri del Nord Italia. La sua alta concentrazione di zuccheri, il colore intenso e la struttura robusta lo rendevano ideale per aumentare corpo e struttura. Questa pratica è stata abbandonata decenni fa, quando i produttori hanno iniziato a vinificarlo in purezza, esaltando così le sue caratteristiche uniche e affermandolo come una delle eccellenze DOC della Puglia.
Le Terre d’Eccellenza
Le zone DOC dove il Negroamaro eccelle comprendono le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Lungo la costa ionica, tra Porto Cesareo, Gallipoli e Ugento, i terreni sabbiosi e calcarei, accarezzati dalle brezze marine, creano vini freschi e ben bilanciati.
Nell’entroterra, tra i comuni di Matino, Copertino e Galatina, i terreni rossi e ricchi di ferro danno vita a vini robusti e strutturati, che rappresentano al meglio la tradizione enologica del Salento. Queste zone danno al Negroamaro diverse caratteristiche che rispecchiano le particolarità del luogo in cui viene prodotto.
Il Gusto del Negroamaro
Gusto deciso, corposo, retrogusto amarognolo. Al naso sprigiona profumi di frutti rossi maturi, come ciliegie e prugne, accompagnati da sentori di spezie e liquirizia. Questo equilibrio tra dolcezza naturale e struttura robusta, unito alla sua gradazione alcolica più alta rispetto ad altri vini pugliesi, lo rende perfetto per chi cerca un vino intenso e armonioso. Servitelo a una temperatura tra i 16 e i 18°C per apprezzare al meglio i suoi profumi fruttati e speziati.
Gli Abbinamenti Perfetti
Il Negroamaro è il compagno ideale per i piatti della tradizione pugliese. Si abbina perfettamente con antipasti di salumi e formaggi stagionati, come il caciocavallo podolico, e con primi piatti ricchi, come le orecchiette al ragù di carne o le fave e cicorie. Per i secondi, il capocollo di Martina Franca o l’agnello alla brace sono ideali per esaltare le note amarognole e vellutate del vino, creando un’esperienza gastronomica unica.
E per le feste, che sia Pasqua o Natale, una bottiglia di Negroamaro è la scelta perfetta per arricchire la tavola e celebrare i momenti speciali. Il calore, i profumi e i sapori di questo vino vi accompagneranno in un viaggio indimenticabile nei vigneti e nella tradizione del Salento.
Buon viaggio e buon gusto nei vini della Puglia!
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La cucina pugliese è un tesoro di sapori autentici, dove il mare e la terra si incontrano in piatti semplici ma ricchi di gusto. Tra le ricette più amate c'è quella dei calamari ripieni al sugo, un secondo piatto che unisce la freschezza del pesce con gli aromi inconfondibili degli ingredienti tipici della regione.
La cicoria con brodo e uova è un piatto tradizionale della cucina pugliese, che combina sapori autentici e genuini. Questa ricetta, semplice ma ricca di gusto, rappresenta al meglio la tradizione culinaria della Puglia.
- 1kg di cicoria, possibilmente selvatica
- 3 cucchiai di olio evo
- 1/2 cipolla triturata
- 1 mestolo di brodo di carne
- un ciuffetto di prezzemolo tritato
- 3-4 pomodorini
- 3 manciate di pecorino canestrato pugliese
- 4 uova
- a piacere un pizzico di peperoncino
- sale q.b.
🐟 Le triglie alla Monachina sono un piatto tipico della cucina pugliese, semplice e dal sapore mediterraneo. Il limone esalta la delicatezza del pesce, rendendo questa ricetta leggera e profumata. Perfetta per chi ama i sapori autentici e genuini del mare
Secondo piatto veloce, gustoso e soprattutto digeribile. L'aggiunta del succo del limone conferisce al piatto un piacevole e delicato gusto agrodolce.
Ingredienti per 4 persone:
- 16 triglie freschissime
- 1 spicchio d'aglio tritato finissimo
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 3-4 pomodorini freschi
- Il succo di 2 limoni
- Un ciuffetto di prezzemolo tritato
- Sale q.b.
Procedimento:
1️⃣ Pulire le triglie
Eliminate con cura le squame e le interiora, quindi sciacquatele sotto acqua corrente e tamponatele con carta da cucina.
2️⃣ Preparare il condimento
In una padella ampia, scaldate l’olio extravergine di oliva con l’aglio tritato finemente. Aggiungete i pomodorini tagliati a pezzetti, il prezzemolo tritato e il succo di limone.
3️⃣ Cuocere le triglie
Adagiate delicatamente le triglie nella padella senza sovrapporle. Cuocetele a fuoco medio per circa 5-10 minuti, senza girarle per evitare che si sfaldino.
4️⃣ Servire
Regolate di sale e servite subito, completando con un filo d’olio a crudo e prezzemolo fresco.
Conclusione:
Un piatto essenziale e raffinato, in cui pochi ingredienti valorizzano al meglio il sapore del pesce. Perfetto per una cena leggera dal gusto autentico di mare.