La focaccia di San Giuseppe, conosciuta anche come "Rùccolo" di Gravina in Puglia, è una delle specialità più rappresentative della festa di San Giuseppe, celebrata il 19 marzo in molte regioni del Sud Italia. Questo rustico dalla tipica forma arrotolata a chiocciola ha origini antiche e nasce dalla tradizione contadina, con ingredienti semplici ma dal sapore ricco e avvolgente.

Chi è stato almeno una volta in Puglia conosce bene il profumo del pane appena sfornato. Crosta spessa e croccante, interno morbido e alveolato, un sapore rustico che sa di storia. Il pane integrale pugliese non è solo un alimento, ma un simbolo di convivialità, legato a tradizioni antiche tramandate di generazione in generazione.
Il segreto di questo pane sta nei gesti lenti e nella cura della lavorazione. Le pieghe danno forza all’impasto, la lunga lievitazione ne esalta il sapore e la cottura con il vapore regala quella crosta croccante e dorata che lo rende unico.
Seguendo questa guida, potrete preparare a casa un vero pane integrale pugliese con lievito madre, come quello dei forni tradizionali, con tutto il profumo e il gusto autentico della nostra terra.


Ingredienti (per 3 pagnotte da circa 750 g l’una)
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1 kg di farina integrale
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200 g di lievito madre rinfrescato (o 6-7 g. lievito di birra)
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20 g di sale (sciolto in acqua tiepida)
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600 ml circa di acqua tiepida
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Farina q.b. per spolverare
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1 tazzina d’acqua per il forno
Varianti e tradizioni del pasticcio nelle diverse zone della Puglia
Nonostante queste varianti, il pasticcio rimane un prodotto antichissimo, radicato nella cultura gastronomica delle generazioni passate. Questo piatto testimonia la capacità della cucina pugliese di valorizzare ingredienti semplici, trasformandoli in un simbolo di identità e tradizione.
Ingredienti:
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 300 ml di acqua tiepida
- 15 g di lievito di birra fresco
- 10 g di sale
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Per il ripieno:
- 500 g di sponsali o cipolle porraie
- 300 g di baccalà ammollato
- 100 g di olive nere denocciolate
- 4 filetti di acciughe sott’olio
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
Procedimento:
- Preparare l’impasto: in una ciotola, sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida. Unite la farina, il sale e l’olio, impastando fino a ottenere un composto liscio. Lasciate lievitare per 2 ore in un luogo caldo.
- Preparare il ripieno: pulite gli sponsali, tagliateli a fette sottili e fateli appassire in padella con olio. Aggiungete le acciughe, lasciandole sciogliere, poi unite il baccalà a pezzi e le olive. Aggiustate di sale e pepe e lasciate raffreddare.
- Assemblare il pasticcio: dividete l’impasto in due parti, stendete la prima e foderate una teglia da 26 cm. unta. Riempite con il ripieno e coprite con l’altra metà dell’impasto, sigillando bene i bordi.
- Cuocere: spennellate la superficie con olio, praticate piccoli fori e infornate in forno preriscaldato a 180°C per 25-30 minuti, finché non sarà dorato.
Preparare questo rustico significa riportare in vita un pezzo di Puglia, fatto di sapori autentici e memoria. Questi sono i piatti che amo, fatti di autenticità e genuinità, che raccontano le radici della nostra terra e uniscono le generazioni intorno alla tavola. Provatelo per vivere un viaggio nei sapori e profumi della tradizione!
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Il pane pugliese è molto più di un semplice alimento: è tradizione, famiglia e amore. Con i primi freddi preparare il pane diventa un rito speciale. Oggi voglio condividere con voi una ricetta che unisce la semplicità della tradizione alla creatività delle decorazioni natalizie. Realizzeremo delle forme di pane , usando una mascherina per imprimere l’immagine di un albero di Natale sulla superficie, spolverando la farina per creare un effetto visivo magico. È un'idea perfetta per sorprendere a tavola o come regalo fatto in casa, ricco di significato.
Da tanti anni, in un angolo della mia cucina, vive il mio lievito madre. L’ho sempre chiamato il "bambinello da accudire". Un nome affettuoso, perché, in fondo, prendersi cura di lui è proprio come accudire un bambino: bisogna rinfrescarlo, nutrirlo, proteggerlo.
Fino a 80 anni fa, nel Gargano, dai racconti di mia madre, in ogni casa si custodiva il lievito, "lu crscand", perchè tutti facevano il pane in casa e lo si andava a cuocere nei forni a legna del paese. I forni erano numerosi e fondamentali per la vita quotidiana.
Da tanti anni, in un angolo della mia cucina, vive il mio lievito madre. L’ho sempre chiamato il "bambinello da accudire". Un nome affettuoso, perché, in fondo, prendersi cura di lui è proprio come accudire un bambino: bisogna rinfrescarlo, nutrirlo, proteggerlo.
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Con le cime di rapa già sbollentate e la ricotta fresca comprata al mercatino dei piccoli produttori locali, non ho saputo resistere alla tentazione di creare un antipasto facile e gustoso, ideale come piatto unico e per una cena veloce. Ci sono giornate stracolme di impegni in cui non si riesce a fare sempre tutto, e avere ingredienti di qualità già pronti può far la differenza.
Questo piatto celebra la stagionalità e la sostenibilità: con ingredienti freschi e semplici possiamo preparare qualcosa di davvero speciale. La ricotta, acquistata direttamente dai produttori della zona, ha un sapore unico che si sposa perfettamente con il gusto amarognolo delle cime di rapa. Ho usato una pasta brisée già pronta, ma potete prepararla in casa per un tocco personale in più! Ogni fetta di questa torta è un piccolo piacere da gustare lentamente, perfetto per chi ama i sapori genuini. E' una ricetta che fa riscoprire il piacere della cucina casalinga, per la semplicità con cui si realizza e per il sapore.
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La nostra terra è davvero messa a dura prova e, per noi che viviamo dei suoi frutti, è un dolore vedere come tutto sta cambiando. È una situazione difficile, e ci fa capire che dobbiamo fare qualcosa, tutti noi.
Allora, ho pensato che dovevo cambiare qualcosa nel mio piccolo: fare scelte più consapevoli, cercare prodotti bio, evitare la carne degli allevamenti intensivi e puntare sui cereali, i legumi e i prodotti locali. È il momento di fare la nostra parte, anche in cucina.
Sono andata al mercato e, nonostante tutto, ho trovato spinaci freschi e quei pregiati cardoncelli, funghi che crescono qui, nella mia amata Puglia. Ho deciso di preparare una torta rustica semplice, con una base di pasta sfoglia.
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Centro storico di Altamura |
Oggi porto in tavola una pizza se no speciale con un ingrediente che è una vera eccellenza pugliese: il cardoncello, “il re dell’autunno”. Questo delizioso fungo, dalla consistenza carnosa e compatta, nasce spontaneo nei nostri campi pugliesi ed è da sempre una delle ricchezze più apprezzate della nostra terra.
Quest’anno i funghi sono più piccoli a causa della siccità, ma ogni boccone conserva quel carattere autentico che sa di Puglia. E poi, ci sono gli sponsali ("cipolle porraie" tipiche pugliesi): dal profumo forte e deciso, che ha pervaso ogni angolo della mia cucina e persino l’interno della mia macchina!
Benvenuti nel mio angolo culinario pugliese! Oggi, per celebrare il weekend, vi presento una ricetta che cattura l'essenza della Puglia: la Torta Salata Biologica con Yogurt Senza Lattosio, Pecorino e Zucchina.
Questa delizia è preparata con ingredienti tipici della mia terra, la Puglia: olive nere, origano, zucchine fresche, pecorino locale e i dolci pomodorini pugliesi, tutti biologici e ricchi di sapore.
Questo piatto salato non solo è delizioso e facile da preparare, ma è anche perfetto per chi cerca opzioni salutari e veloci, mantenendo un legame forte con le nostre tradizioni regionali.
Ingredienti
- 125 gr di yogurt senza lattosio
- 70 ml di olio extravergine di oliva
- 375 g di farina biologica 00
- 200 ml di acqua
- 15 g di lievito per dolci istantaneo oppure mezzo cucchiaino di bicarbonato e mezzo cucchiaino di succo di limone
- 200 g di pecorino fresco, tagliato a dadini (prodotto pugliese)
- Mezza cipolla, affettata sottilmente
- 1 zucchina grande, grattugiata
- Un pizzico di origano
- Sale quanto basta
- 5 cucchiai di olive nere snocciolate, tritate
- 5-6 olive nere intere per decorare
- 5 pomodorini, tagliati a metà per decorare
- Pecorino o parmigiano grattugiato, per spolverare
- Un filo di olio extravergine di oliva per finire
Procedimento
Preparazione dell'impasto:
- In una grande ciotola, mescolate lo yogurt senza lattosio con l'olio extravergine di oliva.
- Aggiungete gradualmente la farina, l'acqua e il lievito, mescolando fino ad ottenere un impasto omogeneo.
- Condite con origano e sale a piacere.
Aggiunta degli ingredienti:
- Incorporate al composto il pecorino a dadini, la cipolla affettata, la zucchina grattugiata e le olive tritate.
Preparazione della teglia:
- Ungete una teglia da 24 cm con un po' di olio e versaci l'impasto, livellando con un cucchiaio.
Decorazione:
- Disponete sulla superficie le olive intere, i pomodorini tagliati e una spolverata di pecorino o parmigiano.
Cottura:
- Cuocete in forno preriscaldato a 180° C per circa 40 minuti, o fino a quando la superficie risulta dorata e croccante.
- A fine cottura, aggiungete un filo di olio extravergine di oliva per un tocco finale di sapore e brillantezza.
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San Marco in Lamis è situato in una vallata all'interno del Parco Nazionale del Gargano, attraversato dall'antica via Sacra Langobardorum. Questo cammino storico è stato per secoli un itinerario delle compagnie di pellegrini diretti verso i santuari più venerati, collegando luoghi di profonda spiritualità come il Santuario di San Matteo e la Grotta di San Michele. Tra le molteplici tradizioni culturali che animano il paesino, spiccano le Fracchie, spettacolari falò che si tengono durante il Venerdì Santo , illuminando di magia San Marco, rappresentando uno degli eventi più sentiti e partecipati dalla comunità.
Durante una passeggiata nel cuore di San Marco in Lamis, tra le strade del centro, si svela la vera essenza di questo paesino: forni e pizzerie ad ogni angolo offrono l'antica specialità della pizza con le patate.
La pizza di patate di San Marco in Lamis è più di un semplice piatto: è una tradizione, un pezzo di storia locale trasmesso di generazione in generazione. Originariamente concepita come piatto povero, destinato a sfamare le famiglie con ingredienti semplici e a basso costo, oggi si è trasformata in un simbolo di convivialità e condivisione.
Disponibile a tutte le ore e tutti i giorni, questa pizza è una vera delizia che si trova dappertutto, assicurando una qualità eccellente ovunque si decida di assaggiarla. La texture di questa pizza è qualcosa di unico: morbidissima, si scioglie in bocca lasciando emergere il sapore intenso dell'olio e delle patate, un'esperienza gustativa che parla direttamente al cuore attraverso i sapori autentici del territorio.
Varietà e Tradizione nei Pressi del Convento.
Se desiderate vivere un'esperienza unica di street food immersi in un'oasi di pace, la destinazione ideale è San Matteo, nei pressi del convento.
Qui, circondati dal verde rigoglioso di un bosco che offre ombra e frescura soprattutto nei mesi estivi, troverete dei chioschetti che servono una versione evoluta della tradizionale pizza con le patate. Questa particolare versione si arricchisce di sapori locali: al calore della pizza appena sfornata si aggiungono il caciocavallo, che si fonde delicatamente, e il prosciutto crudo, il cui aroma intenso si sprigiona con il calore della pizza. È un'esperienza gustativa indimenticabile.
San Marco in Lamis non è solo famoso per la sua inimitabile pizza con le patate, ma si distingue anche per essere un luogo ricco di tradizioni e storia, dove il passato e il presente si intrecciano armoniosamente. La ricchezza culturale di San Marco in Lamis si esprime anche attraverso la sua variegata offerta gastronomica, soprattutto in termini di dolci tradizionali. Il canestrello, solo per citarne uno, è uno dei tanti dolci che testimoniano l'abilità e la passione dei pasticceri locali, custodi di ricette tramandate di generazione in generazione.
La produzione artigianale di questi dolci è talmente apprezzata che, per acquistare pane, dolci e altri prodotti da forno, gli abitanti preferiscono rivolgersi ai numerosi pastifici e forni del luogo piuttosto che ai supermercati. Questa scelta non solo riflette l'attaccamento della comunità alle proprie radici e la valorizzazione del fatto a mano, ma contribuisce anche a sostenere l'economia locale. Gli abitanti di San Marco, con la loro attenzione e predilezione per i prodotti di qualità, hanno saputo arricchire la propria tavola e, al tempo stesso, favorire la prosperità dei produttori locali.
Un Invito a Scoprire la bontà della pizza con le patate di San Marco in Lamis
Se passate per San Marco in Lamis, non dimenticate di assaggiare la pizza con le patate e di comprare il pane cotto nel forno a legna, un'autentica prelibatezza che vi permetterà di gustare i sapori genuini e sostenere direttamente l'economia locale dei fornai artigianali. Se volete provare la ricetta cliccate qui.