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L’impasto è realizzato con semola di grano duro, mentre il ripieno combina cipolle sponsali stufate, olive nere, alici sotto sale e uva passa, creando un perfetto equilibrio tra il dolce e il salato, tipico della gastronomia pugliese. Ancora oggi, questa focaccia arrotolata viene preparata in occasione della festa di San Giuseppe, un momento di condivisione e convivialità che si lega a molte tradizioni popolari in tutta la Puglia.
Il fungo ovulo, con il suo colore aranciato brillante e il sapore delicato, è tra le varietà più pregiate e ricercate in cucina. Un autentico tesoro della natura, legato alla tradizione e alla biodiversità, perfetto per piatti raffinati e genuini. Scopri le sue caratteristiche, i benefici e le migliori ricette per gustarlo al meglio.
La Zuppa di Ceci alla Pugliese è un primo piatto caldo e nutriente, perfetto per le sere invernali. È una ricetta della tradizione contadina, realizzata con pochi ingredienti semplici ma dal sapore autentico. In Puglia, questa zuppa viene preparata con ceci secchi, cotti lentamente con aromi e spezie per ottenere un piatto genuino e ricco di gusto. Può essere servita con crostini di pane, pane fresco o pasta, e volendo si può anche frullare per ottenere una consistenza più cremosa. Si conserva facilmente e può essere insaporita con olio, sale e limone.
La lasagna con polpettine è un piatto tradizionale della cucina italiana, perfetto per le feste. Ricca e sostanziosa, conquista tutti con i suoi sapori autentici e il profumo di casa.
Un Piatto Sostanzioso e Gustoso per le Feste
La lasagna con polpettine è il piatto delle feste che profuma di casa e di famiglia. Questo primo piatto è preparato con polpettine piccole che aggiungono sapore e rendono ogni strato ancora più gustoso, con l'aggiunta della besciamella. È un piatto perfetto per essere condiviso con i propri cari durante le festività o nei momenti speciali. Prepararla significa riscoprire il piacere della cucina casalinga, dove ogni gesto è fatto con cura e attenzione. La croccantezza delle polpettine si sposa alla perfezione con la morbidezza delle lasagne e il sapore avvolgente del sugo. Un piatto ricco, che soddisfa e lascia il desiderio di un altro assaggio.
Si può preparare anche senza besciamella, ma io preferisco aggiungerne una piccola dose per un gusto più delicato e dolce. Ho preparato una quantità minima di besciamella per esaltare il sapore senza coprirlo. Personalmente trovo che la besciamella dona morbidezza e un tocco cremoso che rende la lasagna ancora più irresistibile.
È un primo piatto sostanzioso che adorano tutti, grandi e piccini.
Categoria: Primi piatti italiani
Difficoltà: ★★★☆☆
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di cottura: 50 minuti
Tempo totale: 1 ora e 50 minuti
Porzioni: 6-8 persone
Ingredienti:
Per le Polpettine:
Carne macinata: 600 g
Pecorino dolce o grana padano (grattugiato): 40 g
Prezzemolo: q.b.
Sale e pepe: q.b.
Aglio: ½ spicchio
Pane raffermo: 150-200 g (ammollato e strizzato)
Uova: 2
Olio per friggere: q.b.
Per il Sugo:
Passata di pomodoro: 1 litro
Sedano (tritato): 1 gambo
Carota (tritata): 1 piccola
Olio extravergine d’oliva: 3 cucchiai
Per la Besciamella:
Latte: 500 ml
Burro: 40 g
Farina: 40 g
Sale e noce moscata: q.b.
Per le Lasagne:
Lasagne all’uovo: 500 g
Mozzarella: 350 g (tagliata a cubetti e ben sgocciolata)
Pecorino dolce o grana padano: q.b.
Procedimento:
1. Preparazione delle Polpettine:
In una ciotola capiente, mescolate la carne macinata con il pecorino dolce o grana padano, il prezzemolo tritato, l’aglio, il pane raffermo ammollato e strizzato, e le uova.
Aggiustate di sale e pepe, quindi amalgamate fino a ottenere un composto omogeneo.
Formate delle polpettine piccolissime, grandi quanto una nocciola.
Friggetele in olio caldo fino a doratura uniforme. Scolatele su carta assorbente e mettetele da parte.
2. Preparazione del Sugo:
In una casseruola, scaldate l’olio con il sedano e la carota tritati.
Aggiungete la passata di pomodoro, un pizzico di sale e pepe.
Lasciate cuocere a fuoco basso per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.
3. Preparazione della Besciamella:
In un pentolino, sciogliere il burro a fuoco basso e aggiungere la farina, mescolando fino a ottenere un composto dorato. Versare il latte caldo poco alla volta, mescolando continuamente con una frusta per evitare grumi. Cuocere fino a ottenere una crema liscia e densa. Regolare di sale e aggiungere una grattugiata di noce moscata.
4. Assemblaggio delle Lasagne:
In una teglia, stendete uno strato sottile di sugo sul fondo e un po' di besciamella.
Disponete uno strato di lasagne, aggiungete le polpettine, il sugo, cubetti di mozzarella e una spolverata di pecorino dolce o grana padano.
Ripetete gli strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con sugo e formaggio grattugiato in superficie.
5. Cottura:
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti, fino a doratura.
Lasciate riposare per 10 minuti prima di servire.
Consiglio:
Il sugo e le polpettine possono essere preparati il giorno prima per risparmiare tempo. In caso di necessità, potete preparare anche la lasagna in anticipo: conservatela in frigorifero, coperta con pellicola trasparente. Quando pronta per essere cotta, mettetela direttamente in forno.
Le lasagne con polpettine sono uno di quei piatti che non deludono mai. Facili da preparare con ingredienti semplici, portano in tavola tutto il sapore della tradizione italiana. Perfette per pranzi in famiglia o per le feste, fanno sempre colpo con la loro bontà e ricchezza.
Preparate questa lasagna e farete un figurone con parenti e amici!
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🍞 Il Pane di Monte Sant’Angelo è un’eccellenza della tradizione pugliese, riconosciuto per la sua crosta croccante e la mollica soffice. Perfetto per essere gustato anche da solo, con una fetta di pane e pomodoro o con un filo di olio, è protagonista di molte ricette tradizionali pugliesi.
Utilizzato per panzanella, zuppe di pesce, minestre di legumi e piatti ripieni, si presta anche a una colazione rustica, inzuppato nel latte come si faceva un tempo. Il suo sapore inconfondibile regala emozioni a ogni morso, evocando il calore della cucina contadina. Questo pane antico, cotto in forno a legna e preparato con lievito naturale, è un simbolo della panificazione del Gargano e della Puglia
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Musciska, carne di muscisca fresca con funghi chiodini raccolti in autunno, un piatto semplice e genuino che celebra i sapori del Gargano. |
I carciofi ripieni con pisellini novelli sono un piatto primaverile tipico della cucina pugliese. Una ricetta semplice ma ricca di sapore, che celebra i prodotti della terra in un connubio perfetto di gusto e tradizione. Scopri come prepararli al meglio!
LA RICCHEZZA DELLA CUCINA MONASTICA_
La cucina delle monache rappresenta un affascinante capitolo della gastronomia italiana, intrecciando sapori antichi, tradizioni monastiche e un profondo senso di spiritualità.
La cucina delle monache affonda le sue radici in una storia lunga secoli. Tra le mura dei conventi si custodiscono gelosamente ricette tramandate di generazione in generazione, alcune delle quali risalgono addirittura al Medioevo.
Nelle cucine monastiche, attraverso il silenzio, ogni convento ha sviluppato nel tempo una propria tradizione culinaria. Le Sorelle erano dedite non solo alla preghiera e alla contemplazione, ma anche alla ricerca di un rapporto equilibrato e rispettoso con il cibo.
Le monache, custodi di antiche ricette e tecniche culinarie, hanno saputo creare piatti che riflettono la loro vita di semplicità, povertà e dedizione. La loro cucina è caratterizzata dall'uso di ingredienti locali, spesso coltivati nei giardini dei conventi, e dalla capacità di trasformare elementi semplici in vere e proprie delizie gastronomiche.
Queste ricette, si sono trasformate in vere e proprie delizie gastronomiche. Dalle verdure dell'orto ai formaggi fatti in casa, dalle erbe aromatiche coltivate con cura, ai frutti del bosco raccolti nei dintorni del convento, ogni ingrediente veniva scelto con attenzione e rispetto per la terra. Questo tesoro di ingredienti semplici viene trasformato con pazienza e dedizione in piatti squisiti, dimostrando che la semplicità è la vera essenza della sofisticatezza.
RISPETTO PER LA NATURA E STAGIONALITÀ.
Uno degli aspetti più affascinanti della cucina monastica è la sua stagionalità e il rispetto per la natura. Le monache seguivano rigorosamente il calendario liturgico, che influenzava direttamente la loro dieta. Durante i periodi di quaresima o di digiuno, ad esempio, elaboravano piatti a base di legumi e verdure, dimostrando una notevole creatività nell'adattare le loro ricette alle restrizioni alimentari imposte dalla tradizione religiosa.TRADIZIONE DELLA PANIFICAZIONE E DOLCI CONVENTUALI.
La panificazione rappresenta un altro pilastro della cucina monastica. Il pane, simbolo di condivisione e di vita, era preparato con cura e dedizione. Molte ricette di dolci e biscotti, oggi apprezzati in tutto il mondo, hanno origine nei conventi. I dolci delle monache, spesso legati a festività religiose, si distinguono per la loro bontà e semplicità. Ricette come i "Cantucci", i "Ricciarelli" o il "Panforte", le "Ostie ripiene", le "Tette delle Monache", i "Biscotti di Santa Chiara" sono solo alcuni esempi di come quest'arte culinaria abbia superato i confini del convento per arrivare sulle nostre tavole.
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI E VALORI SPIRITUALI
La conservazione degli alimenti era un'altra abilità maestra delle monache, che producevano marmellate, conserve e sottaceti con i frutti e le verdure dei loro orti. Queste preparazioni permettevano non solo di avere cibo disponibile tutto l'anno, ma anche di offrire prodotti di qualità a chi aveva bisogno, in linea con il loro impegno verso il prossimo. Oltre agli aspetti puramente culinari, la cucina delle monache è profondamente legata a valori come la frugalità, la condivisione e la gratitudine. Ogni pasto, ogni boccone, era vissuto come un momento di comunione e di ringraziamento verso Dio per i doni ricevuti. Questa dimensione spirituale arricchisce ulteriormente i piatti, che vanno gustati non solo con il palato, ma anche con l'anima.
In un'epoca di consumo veloce e di distacco dalla provenienza dei nostri alimenti, la riscoperta e la valorizzazione della cucina monastica può offrire ispirazione per un approccio più consapevole e rispettoso nei confronti del cibo.
Un patrimonio che, pur affondando le sue radici in un passato lontano, si rivela incredibilmente attuale nel suo insegnare a apprezzare la bellezza e la generosità della natura.
In occasione della festività pasquale, è un piacere presentare una ricetta che unisce tradizione e freschezza primaverile. Gli asparagi lessati, accompagnati da uova sode sbriciolate, costituiscono un contorno raffinato e gustoso, ideale per arricchire la tavola di Pasqua.
L'aggiunta delle acciughe sott'olio offre un tocco di sapori mediterranei, elevando ulteriormente questa preparazione.
Vi invito a scoprire e gustare questo piatto, simbolo di rinascita e convivialità.
Asparagi con Uova Sode Sbriciolate
Ingredienti:
500g di asparagi freschi
4 uova sode
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.
Prezzemolo fresco tritato
Acciughe sott'olio (a piacere).
Procedimento:
Iniziate lavando gli asparagi e tagliando via le estremità legnose.
Portate ad ebollizione una pentola d'acqua leggermente salata.
Aggiungete gli asparagi alla pentola e lasciateli cuocere per circa 5-7 minuti, o finché saranno teneri ma ancora croccanti.
Scolate gli asparagi e disponeteli su un piatto da portata.
Sbuccia le uova sode e sbriciolatele sopra gli asparagi.
Aggiungete le acciughe sott'olio sminuzzate, se le gradite.
Condite il tutto con un filo di olio extravergine d'oliva e una spolverata di sale e pepe.
Se desiderate, aggiungete del prezzemolo fresco tritato per un tocco di freschezza e colore.
Ecco fatto! Spero che questa ricetta aggiunga un tocco speciale al vostro pranzo di Pasqua. Buon appetito e Buona Pasqua!
Il croccante alle mandorle: un dolce della tradizione
Le mandorle caramellate e il croccante sono dolci tipici delle mie parti, radicati nella tradizione e nel cuore di chi li prepara. Nella vicina cittadina di Monte Sant'Angelo è tradizione farcire le ostie con il croccante alle mandorle, creando un connubio perfetto tra croccantezza e dolcezza.
Questo dolce è un'esplosione di sapori e consistenze capace di deliziare i sensi e far venire l'acquolina in bocca solo a sentirne parlare. La combinazione tra il croccante delle mandorle tostate con il caramello zuccherino rappresenta un equilibro perfetto tra gusto e texture.
Spesso presente sulle bancarelle durante le festività, il croccante alle mandorle è un simbolo di tradizione e semplicità. Ogni morso richiama ricordi di gioia e calore familiari. Prepararlo è un gesto che porta in tavola la magia delle radici e dei sapori autentici, trasformando ingredienti semplici in un dolce speciale da condividee con chi si ama.
Il Cavicione di Pasqua con Ricotta è un dolce tipico della cucina pugliese, simbolo della tradizione pasquale. Fragrante fuori e cremoso dentro, è una delle ricette più amate tra i dolci pugliesi. Scopri la storia e il segreto per prepararlo alla perfezione!
Questo dolce è un'ode alla ricchezza dei sapori e alla maestria artigianale che caratterizza la cucina del Gargano, un'area ricca di tradizioni millenarie e piaceri culinari.
Il cuore di questo dolce è una morbida pasta frolla, avvolta attorno a una deliziosa farcitura di ricotta di pecora, resa ancora più invitante dall'aroma avvolgente della cannella. La superficie è poi coronata da un elegante coperchio di sfoglia, che aggiunge una nota croccante e dorata alla prelibatezza già irresistibile.
Pubblico la ricetta della besciamella che faccio da anni. A volte mi piace farla sostituendo al latte vaccino quello di soia.
PER LA BESCIAMELLA:
1/2 litro di latte,
50 gr. di burro,
un po' di noce moscata,
2 cucchiai di farina.
Fate sciogliere il burro in un tegamino, unite poco alla volta la farina setacciata e il latte caldo, facendo attenzione a non formare grumi; portate ad ebollizione mescolando sempre, come fosse una crema pasticcera; unite il sale e la noce moscata per ultimo; spegnete al primo bollore.
BESCIAMELLA DENSA PER RUSTICI LECCESI
15 gr. burro,
20 gr. farina,
235 ml.latte
un pizzico di sale,
un pizzico di noce moscata.
Come sopra, solo che la besciamella deve cucinare di più, deve essere molto densa.
La farrata è una focaccia salata tradizionale tipica della città Manfredonia, una cittadina vicinissima al mio paese, sita nel Gargano in provincia di Foggia, Puglia.
E' un rustico di forma rotonda, fatto con sottili sfoglie di pasta, dal diametro di circa 12-13 cm. Il suo nome deriva principalmente dal farro presente all'interno del ripieno, oltre alla ricotta di pecora, la menta maggiorana, il pepe, sale e cannella.
Le farrate si preparano nel periodo di Carnevale e accompagnano fin dalla notte dei tempi i canti, balli e le maschere del Carnevale di Manfredonia. Oggi però, questa focaccia è reperibile un po' ovunque tutto l'anno.
Pare addirittura che l'origine di questo rustico così antico risalga ad epoche romane e che venisse servito durante i riti matrimoniali agli sposi.
In epoche successive questa pietanza ha accompagnato spesso le uscite in mare dei pescatori, che si assentavano da casa per giorni. Infatti le farrate si conservano bene per alcuni giorni, e possono fungere anche da piatto unico essendo molto sostanziose poiché hanno un alto valore proteico e ricche di carboidrati. Non a caso per tradizione si consumavano prima della quaresima!
La farrata, un rustico che contiene tutta la forza e l'energia dei cereali!! Che dirvi... appena l'ho assaggiata sono stata stregata dal suo sapore, dalla sua textura...tenera e consistente nello stesso momento.
Lentamente... un piccolo morso ad occhi chiusi e puff!! .. un tuffo indietro
"nella storia del chicco" ... il più antico,
... il cereale dei faraoni !
"nella storia del chicco" ... il più antico,
... il cereale dei faraoni !
...e in un un attimo ... la bocca impepata di morbida ricotta... la consistenza tenera dei chicchi con quello spiccato sapore di cereale che ne caratterizza così tanto il sapore e poi, il profumo mediterraneo deciso, pungente e speziato della maggiorana e ritrovarsi alla fine compiaciuti... e meravigliati!
Sapori apparentemente "svaniti" che rendono questa focaccia semplicemente UNICA!!
Sapori apparentemente "svaniti" che rendono questa focaccia semplicemente UNICA!!
Una pietanza genuina e semplice all'insegna della filosofia Slow Food! Potrei elogiare questa focaccia all'infinito, ci vado matta!
Ingredienti
Per la sfoglia:
- 1 kg di farina 00
- 200 gr di semola di grano duro
- 100 ml di olio extravergine di oliva
- sale q. b.
- acqua quanto ne prende l'impasto circa 2 bicchieri
Per il ripieno:
- 1 kg. di ricotta di pecora scolata
- 1 kg. di farro cotto o grano precotto
- 2 mazzetti di menta maggiorana fresca
- 1 cucchiaio e 1/2 di sale
- pepe 15 gr.
- pepe q.b.
- un pizzico di cannella
- 2 tuorli d'uova sbattuti per spennellare
Mettete a scolare per almeno mezza giornata la ricotta in modo che fuoriesca tutto il siero; nel frattempo pulite, lavate e asciugate le foglioline di menta maggiorana. Versate in un recipiente la ricotta, il grano, la menta maggiorana, il sale e pepe, amalgamate bene e lasciate che il composto si insaporisca per una mezz'oretta o più.

Preparate la sfoglia unendo gli ingredienti sopra indicati, avendo cura di versare poca acqua alla volta. Dovete ottenere un impasto di consistenza media, non molto morbido. Suddividete la pasta in piccoli panetti, schiacciateli leggermente con le mani, e passateli nella sfogliatrice al n° 2-3, lo spessore deve essere di circa 2 mm.
Spolverate di farina il piano di lavoro, adagiate le sfoglie e con del tagliapasta, dei bicchieri o tazze (a seconda della dimensione desiderata) ritagliate dei cerchi.
Spolverate ancora il piano di lavoro con della farina, allargate leggermente con le mani le sfoglie che fungeranno da base; mettete due cucchiai di ripieno al centro della sfoglia, alla distanza di 1 cm. 1 /2 dai bordi. Alcuni mettono in cima al ripieno un bel pizzico di cannella.
Coprite il rustico con l'altra sfoglia che fungerà da coperchio; ripiegate i bordi della farrata allungando e sovrapponendo la sfoglia di sotto a quella di sopra, pizzicate e chiudete bene i lembi con mani. Se riuscite potete anche arrotolare i bordi verso l'interno a mo' di spirale.
Sbattete i tuorli e spennellate le farrate sopra e tutt'intorno alla chiusura.
Bucherellate la parte superiore con uno stuzzicadenti, fate all'incirca una decina di buchini, per favorire la fuoriuscita di aria ed evitare che fuoriesca il ripieno; trasferitele su delle teglie ricoperte da carta da forno e portate in forno caldo ventilato 180° per circa 30 minuti. Appena dorate tiratele fuori mettetele su di una griglia a raffreddare.
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I mostaccioli del Gargano sono un dolce tradizionale dal carattere deciso e autentico, preparati seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. Duri e compatti, si differenziano nettamente dalla versione al cioccolato, che è un dolce completamente diverso: morbido e friabile, mentre questi sono così robusti da sembrare quasi da rosicchiare. Perfetti da inzuppare in vino o liquore, sprigionano il loro sapore intenso e unico.
La ricetta di mia madre, fedele alla tradizione garganica, utilizza mandorle tostate, caffè amaro, scorza di limone, un tocco di vincotto e pochi altri ingredienti lavorati con cura. Ne nascono dolci rustici dal gusto deciso, che racchiudono tutto l’amore per le cose semplici e genuine.
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Quando preparo questa lasagna, la cucina si riempie di un profumo che sa di festa e convivialità. Ogni strato è pensato con cura, ogni ingrediente aggiunge qualcosa di unico. È una ricetta che non ha bisogno di fronzoli: basta mettersi a tavola e lasciare che il primo boccone faccia il resto.
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Ecco la ricetta autentica della pizza garganica, un gioiello culinario che racchiude secoli di tradizione e sapori genuini. L'impasto, preparato con cura e passione, unisce le morbide patate, la farina selezionata e il lievito, creando una base soffice e fragrante che è il segreto di ogni buona pizza. Ma veniamo alla protagonista: la Pizza Paesana, un trionfo di gusto che incanta i sensi con il profumo mediterraneo dei suoi ingredienti. L'aglio, i pomodori maturi, l'olio d'oliva e il formaggio pecorino si sposano armoniosamente sulla croccante base, regalando un'esperienza gastronomica indimenticabile.
Ecco gli ingredienti che renderanno la tua pizza un capolavoro:
- 1 kg di farina 00 o farina di farro, per una versione ancora più rustica e genuina.
- 2 patate lessate e setacciate, per una morbidezza inconfondibile.
- Un cucchiaio di sale grosso, per esaltare i sapori.
- 25 gr di lievito di birra, l'anima della lievitazione.
- 450 - 500 ml. di acqua, per ottenere la consistenza perfetta.
Preparazione:
Iniziate formando una fontana di farina sulla spianatoia. Unite le patate passate nel passapatate, il sale e il lievito precedentemente sciolto in un po' d'acqua calda. Mescolate con cura, aggiungendo gradualmente l'acqua tiepida fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Se optate per la farina di farro, ricordatevi di aggiungere una maggiore quantità d'acqua. Lavorate l'impasto fino a renderlo liscio e omogeneo, poi lascialo riposare in una terrina unta d'olio extravergine d'oliva, coprendola con della pellicola trasparente. Lasciate che lieviti almeno per almeno un'ora.

Trascorso questo tempo, stendete delle sfoglie dello spessore di circa un centimetro e ponetele nelle teglie, lasciandole lievitare per un'altra ora. Il risultato? Due deliziose pizze, grandi quanto le teglie da forno, e una più piccola, pronta a conquistare i palati più esigenti.
Passato questo tempo, ungete le sfoglie di pasta lievitata con dell'olio extravergine di oliva e condite a piacere.
CONDIMENTO PER LA PIZZA PAESANA:
- Olio extravergine d'oliva
- tre spicchi d'aglio a pezzettini,
- 15 pomodorini ciliegina, tagliati a pezzetti
- una bella manciata di formaggio pecorino grattugiato
- un ciuffetto di prezzemolo tagliato a foglie grandi
- un pizzico di sale
Infornate in forno caldo, ventilato a 180°C per 20-25 m. e lasciate che il vostro capolavoro culinario si trasformi sotto lo sguardo vigile del forno.
PIZZA CIPOLLE E PATATE:
- 1/2 cipolla affettata sottilmente
- 2 patate lessate e tagliate a fettine sottili di 1/2 cm
- una manciata di rosmarino
- 2-3 pomodorini ciliegina
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale
Per la Pizza Cipolle e Patate, condite la base con cipolle affettate sottilmente, fettine di patate lessate, rosmarino fresco, pomodorini ciliegina tagliati, olio extravergine d'oliva e un pizzico di sale. Cuocete nel forno a 180°C per circa 20 minuti. Buon appetito!
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