Tulipani di pomodorini e mozzarella: l' aperitivo mediterraneo che profuma di primavera semplice e d'effetto.
C’è un modo per sorprendere gli ospiti senza complicarsi la vita: portare in tavola la semplicità che sa di sole, profumo di basilico e colori dell’orto. Questo aperitivo sfizioso è un piccolo bouquet da gustare: pomodorini freschi, mozzarelline e un tocco di basilico, disposti su stecchi come fossero tulipani appena raccolti.
L’idea nasce da quelle giornate leggere, in cui si ha voglia di qualcosa di bello da vedere e buono da mangiare, senza passare ore in cucina. Perfetto per una cena all’aperto, un brunch, un antipasto dell’ultimo minuto. Un fiore mediterraneo, tutto da mordere.
I funghi ovuli, chiamati anche “ovuli buoni” (Amanita caesarea), sono tra i più pregiati in assoluto: la loro polpa è soda, profumata, dal sapore delicato ma inconfondibile. In questa ricetta li esaltiamo nella loro semplicità, racchiusi in una crêpe sottile e morbida, farcita con ricotta fresca e parmigiano. Una preparazione veloce ma elegante, ideale per un pranzo autunnale o una cena leggera.
Una panoramica chiara sulla cucina tradizionale pugliese: ingredienti, preparazioni e ricette tipiche suddivise in primi, secondi e dolci.
La cucina pugliese rappresenta una delle espressioni più complete della dieta mediterranea. Basata su ingredienti semplici, stagionali e locali, si è sviluppata nei secoli grazie all’incontro tra cultura contadina e tradizioni marinare. Olio extravergine d’oliva, grano duro, verdure spontanee, legumi, pesce azzurro, vini e le conserve fatte in casa costituiscono la base di gran parte delle preparazioni. L’uso del burro è pressoché assente: in Puglia si cucina quasi esclusivamente con olio d’oliva, simbolo di identità e risorsa diffusa in tutto il territorio.
Ci sono piatti che, da soli, sono un capolavoro della natura, e il risotto ai funghi ovuli e porcini rientra tra questi. Delicati, profumati e inconfondibili, questi funghi pregiati trasformano un semplice risotto in un’esperienza unica.
Gli ovuli (Amanita cesarea), detti anche cibo degli dèi, conquistano con il loro sapore dolce e raffinato, mentre i porcini, carnosi e aromatici, aggiungono profondità e intensità al piatto. Per esaltarne al massimo il sapore, la cottura deve essere delicata e rispettosa, con i funghi ovuli aggiunti quasi all’ultimo momento per preservarne la consistenza e il gusto.
Un piatto raffinato, perfetto per un’occasione speciale o per chi vuole portare in tavola il meglio del sottobosco italiano.

Chi è stato almeno una volta in Puglia conosce bene il profumo del pane appena sfornato. Crosta spessa e croccante, interno morbido e alveolato, un sapore rustico che sa di storia. Il pane integrale pugliese non è solo un alimento, ma un simbolo di convivialità, legato a tradizioni antiche tramandate di generazione in generazione.
Il segreto di questo pane sta nei gesti lenti e nella cura della lavorazione. Le pieghe danno forza all’impasto, la lunga lievitazione ne esalta il sapore e la cottura con il vapore regala quella crosta croccante e dorata che lo rende unico.
Seguendo questa guida, potrete preparare a casa un vero pane integrale pugliese con lievito madre, come quello dei forni tradizionali, con tutto il profumo e il gusto autentico della nostra terra.


Ingredienti (per 3 pagnotte da circa 750 g l’una)
-
1 kg di farina integrale
-
200 g di lievito madre rinfrescato (o 6-7 g. lievito di birra)
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20 g di sale (sciolto in acqua tiepida)
-
600 ml circa di acqua tiepida
-
Farina q.b. per spolverare
-
1 tazzina d’acqua per il forno
Le seppie alla griglia sono un secondo piatto leggero e gustoso, perfetto per chi ama il sapore del mare senza troppi condimenti. Si preparano in pochi minuti: basta una piastra rovente e pochi ingredienti per ottenere un risultato morbido dentro e leggermente croccante fuori. Perfette per una cena veloce e genuina, sono molto diffuse nei paesi di mare, in particolare in Puglia, dove il pesce fresco è protagonista della cucina tradizionale.
Ingredienti per 4 persone
- 4 seppie grandi già pulite (circa 300-400 g ciascuna)
- 2-3 cucchiai di prezzemolo tritato
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Succo di limone q.b.
- Pepe nero q.b.
- Aglio tritato (facoltativo)
Preparazione
- Pulite le seppie sotto l’acqua corrente, eliminate il becco, la pelle esterna e la sacca dell’inchiostro, se presente.
- Incidete le seppie longitudinalmente senza dividerle completamente, in modo da evitare che si arriccino durante la cottura.
- Tagliate quasi a metà le teste, in modo da facilitare la cottura e permettere una migliore aderenza alla piastra.
- Scaldate bene una piastra in ghisa o antiaderente fino a renderla bollente.
- Cuocete le seppie 3-4 minuti per lato, finché non diventano leggermente rosate e dorate.
- Tagliate le seppie grigliate a striscioline.
- Condite con olio extravergine d'oliva, succo di limone, prezzemolo tritato e, se gradito, un pizzico di aglio tritato.
- Servite subito, sia calde che tiepide.
Consigli e Varianti
- Per un sapore più intenso, marinate le seppie per 10 minuti con un filo d’olio, limone e prezzemolo prima di grigliarle.
- Evitate di cuocerle troppo a lungo: il segreto è una cottura rapida su piastra rovente, altrimenti diventeranno gommose.
- Per una versione più croccante, aggiungete pangrattato tostato sopra le seppie prima di servirle.
Le seppie alla griglia gratinate sono un piatto perfetto per chi cerca un secondo di mare veloce, sano e saporito. Con pochi ingredienti e una preparazione semplice, portano in tavola il profumo autentico del Mediterraneo. Perfette per ogni stagione, sono un’ottima scelta per una cena leggera ma gustosa!
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La Zuppa di Ceci alla Pugliese è un primo piatto caldo e nutriente, perfetto per le sere invernali. È una ricetta della tradizione contadina, realizzata con pochi ingredienti semplici ma dal sapore autentico. In Puglia, questa zuppa viene preparata con ceci secchi, cotti lentamente con aromi e spezie per ottenere un piatto genuino e ricco di gusto. Può essere servita con crostini di pane, pane fresco o pasta, e volendo si può anche frullare per ottenere una consistenza più cremosa. Si conserva facilmente e può essere insaporita con olio, sale e limone.
La ciambella della nonna alla pugliese è un dolce soffice e genuino, legato agli antichi sapori della tradizione. E' una ricetta veloce facile e gustosissima. Perfetta per la colazione o la domenica, è facile da preparare con ingredienti semplici e profumati.
La ricetta tradizionale pugliese dei calamari ripieni al forno con patate: un secondo piatto gustoso, facile da preparare e perfetto per ogni occasione.
Calamari ripieni al forno con patate
Categoria: Secondi piatti
Persone: 8
Piatto: Tradizionale pugliese
Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 30-40 minuti
Tempo di cottura: 25 minuti
Ingredienti:
- 8 calamari medi freschi o decongelati
- 200 g di pane raffermo ammollato
- 2 uova
- 100 g di pecorino grattugiato
- Prezzemolo tritato q.b.
- Sale e pepe q.b.
- 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 5 patate grandi, tagliate a fette spesse
- Stecchini ( per chiudere)
Procedimento:
Curiosità
In passato, questa ricetta era preparata dai pescatori con il pane raffermo avanzato e il pecorino locale, un modo per non sprecare nulla e valorizzare i sapori autentici della Puglia. Ancora oggi, ogni famiglia ha la sua versione, ma la base rimane sempre la stessa: semplicità e gusto.
Il pesce in Puglia: tradizione e sapore autentico
Essendo una regione affacciata su due mari, la Puglia ha una lunga e radicata tradizione nella preparazione di piatti a base di pesce. Dai mercati del pesce all’alba fino alle tavole imbandite per le feste, il pesce è sempre stato un ingrediente essenziale. Si va dal crudo di mare, una vera istituzione soprattutto a Bari, ai piatti popolari come le alici marinate, le sarde ripiene, la zuppa di pesce e le seppie ripiene. Ogni porto e ogni città di mare ha la sua variante, ma ciò che accomuna queste ricette è l’uso di ingredienti semplici e genuini, capaci di esaltare la freschezza del pesce senza coprirne il sapore.
In conclusone i calamari ripieni al forno con patate sono un secondo piatto perfetto per chi ama i sapori della cucina di mare, senza rinunciare alla semplicità e alla genuinità della tradizione pugliese. Un piatto che porta in tavola il gusto autentico del Mediterraneo, con pochi ingredienti ma dal sapore inconfondibile.
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La ciambella di Carnevale è un dolce tsemplice e genuino, ideale per il periodo di Carnevale. Preparata con olio d’oliva e decorata con zuccherini colorati, è perfetta per tutta la famiglia.
Una Ricetta da Conservare per il Carnevale
Oggi voglio condividere con voi una ricetta perfetta per Carnevale, così potrete conservarla e tenerla pronta per quel periodo di festa. La ciambella soffice è un dolce che preparo spesso durante l’anno, ma che nel periodo di Carnevale arricchisco con zuccherini colorati per renderla ancora più speciale.
Per me, ogni dolce ha il suo momento: le cartellate, i calzoncelli e le pizze fritte appartengono al Natale e devono essere preparati e gustati solo in quel periodo, rispettando la loro tradizione. Questa ciambella, invece, è una ricetta versatile e semplice, ideale per Carnevale ma perfetta anche per una colazione genuina in qualsiasi giorno. Preparatela e lasciate che porti un tocco di allegria in tavola!
- Categoria: Dolce per Carnevale
- Difficoltà: Bassa
- Porzioni: 6 persone
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Tempo di cottura: 35 minuti
- Teglia consigliata: Stampo per ciambella di 22 cm di diametro.
Ingredienti:
- 300 g di farina 00
- 50 g di farina di cocco
- 3 uova
- 100 g di latte di riso
- 80 g di olio extravergine di oliva
- 150 g di zucchero
- Scorza grattugiata di un limone biologico
- Scorza grattugiata di un’arancia biologica
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- Zuccherini colorati per decorare
Procedimento:
1. Montare gli albumi:
- Separate gli albumi dai tuorli. Montate gli albumi a neve ferma con metà dello zucchero e metteteli da parte.
2. Preparare l’impasto:
- In una ciotola, montate i tuorli con l’altra metà dello zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
- Aggiungete l’olio a filo, continuando a mescolare, seguito dal latte di riso, la scorza di limone e quella d’arancia.
3. Unire gli ingredienti secchi:
- In un’altra ciotola, setacciate la farina 00, la farina di cocco, il lievito e la vanillina. Incorporate gli ingredienti secchi al composto di tuorli, mescolando delicatamente.
4. Aggiungere gli albumi:
- Con movimenti delicati, unite gli albumi montati a neve al composto, mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli.
5. Versare nella teglia:
- Versate l’impasto in uno stampo a ciambella imburrato e infarinato, del diametro di 22-24 cm. Decorate la superficie con zuccherini colorati.
6. Cuocere:
- Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti. Fate la prova stecchino: se esce asciutto, la ciambella è pronta.
7. Raffreddare e servire:
- Lasciate raffreddare la ciambella su una gratella prima di sformarla. Servitela a temperatura ambiente.
Consigli utili:
- Conservazione:La ciambella si conserva soffice per 2-3 giorni, avvolta in un canovaccio pulito o in un contenitore ermetico. Se volete prolungarne la freschezza, potete anche congelarla: tagliatela a fette e riponetele in sacchetti per freezer, così avrete una colazione pronta in pochi minuti.
- Variante golosa:Per una versione ancora più ricca, potete aggiungere delle gocce di cioccolato all’impasto o decorare la superficie con una leggera glassa al limone. Questo darà un tocco in più al dolce, rendendolo irresistibile anche per i più golosi!
La ciambella di Carnevale è un dolce soffice e leggero, perfetto per celebrare questa festa con un tocco di semplicità. Preparata senza burro e con olio d’oliva, conquista grandi e piccini con il suo profumo di agrumi e la sua consistenza morbida. Salvatela per il periodo di Carnevale e lasciate che porti allegria in famiglia!
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La cucina pugliese, famosa per i suoi ingredienti semplici e genuini, valorizza al meglio i carciofi, trasformandoli in protagonisti di piatti gustosi e ricchi di storia. Oggi esploriamo alcune delle migliori ricette pugliesi con carciofi, perfette per portare in tavola il sapore autentico della tradizione.
Il baccalà al forno con patate è una ricetta semplice e tradizionale, perfetta per portare in tavola il sapore autentico della cucina pugliese. Questo piatto unisce pochi ingredienti genuini come baccalà, patate, pomodorini e olive, trasformandoli in un secondo gustoso e ricco di profumi mediterranei.
"Non si vive di solo pane," dice un proverbio. Ma per noi, qui nel Tavoliere e sul Gargano, il pane è stato vita, sostegno e, a volte, salvezza. Ha sfamato intere generazioni, ha raccontato storie di fatica e dedizione, e continua a profumare le nostre giornate, legando passato e presente come un filo invisibile.
Oggi voglio raccontarvi non solo di come si faceva il pane una volta, ma anche del legame profondo tra il nostro pane e un' azienda del cuore che non posso non annoverare nel mio blog : il Panificio Cavorsi di San Giovanni Rotondo. Ma partiamo dall’inizio ...
Pane e Tavoliere: La ricchezza del grano
Non esistevano snack o merendine: il pane era lo spuntino di ogni bambino, il pranzo di chi lavorava nei campi e la cena di chi tornava stanco a casa. Le pagnotte potevano pesare anche sei kg e bastavano per giorni. Il pane non era un contorno, ma la base di ogni pasto: pane e pomodoro, pancotto con le patate, martinese con i ceci e fagioli, pane e cicorie, pane e fichi o pane fritto, oppure semplicemente una fetta con zucchero e olio.
Il rituale del forno: Tra fatica e comunità
Il Panificio Cavorsi: Un forno che ha sfamato il paese
Tra i tanti forni che hanno mantenuto viva la tradizione del pane, il Panificio Cavorsi si distingue per la sua storia e il profondo legame con la comunità.
Fondato nel 1948, il Panificio Cavorsi è diventato un autentico simbolo di dedizione e amore per il territorio, rappresentando una vera e propria istituzione a San Giovanni Rotondo. Da quasi ottant'anni, questo forno non solo continua a sfamare generazioni con il suo pane genuino, ma trasmette anche quel calore umano che lo ha sempre contraddistinto.
Ricordo il fornaio attraversare le strade del paese con il suo tre ruote carico di pane appena sfornato, mentre i bambini correvano dietro al carretto sperando in un assaggio o in una fetta calda da portare a casa. Il profumo inconfondibile riempiva l’aria, e quel gesto di portare il pane a domicilio rappresentava molto più di una semplice comodità: era fiducia, solidarietà e calore umano.
Il fornaio annotava tutto su un taccuino: le pagnotte distribuite, i nomi delle famiglie e persino i crediti per chi non poteva pagare subito. Dare il pane a chi non poteva permetterselo era un gesto di grande generosità, che incarnava lo spirito di quei tempi.
Per raggiungere la grande bocca del forno, si scendevano degli scalini che conducevano in un ambiente avvolto dal calore. Le lunghe pale di legno, maneggiate con cura e precisione, portavano il pane all’interno del forno a legna, dove veniva cotto con attenzione, custodendo quel tesoro croccante.
Durante le festività, la produzione si arricchiva di specialità tipiche come i taralli, i propati della zita, i cavicioni con le cipolle sponsali, gli scaldatelli e le pizze. Questi prodotti, realizzati in grandi quantità dalle famiglie, venivano portati al forno per la cottura, diffondendo nell’aria profumi inconfondibili che rendevano ogni occasione ancora più memorabile.
La Produzione di Oggi: Tradizione e Innovazione
- Pane con farine antiche e integrali
- Pane con semi e grani speciali
- Taralli e scaldatelli
- Propati della zita
- Dolci per la colazione
- Pizze
La Bontà del Pane di Cavorsi
Il Pane di Cavorsi: Storia e Emozione
Il Panificio Cavorsi è il simbolo di un passato che non si dimentica e di un futuro che guarda avanti, custodendo l’essenza della tradizione.
Perché il pane di Cavorsi non è solo buono... è casa!
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L’insalata di polpo con limone è una ricetta tipica della cucina pugliese che racchiude tutta la freschezza e l’autenticità dei sapori mediterranei. Questo piatto, perfetto come antipasto o secondo, è arricchito da ingredienti genuini come l’olio extravergine di oliva, il prezzemolo fresco e il limone biologico. Facile da preparare, porta in tavola il gusto del mare e della tradizione pugliese.
Insalata di Polpo con Limone
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg di polpo fresco
- 1 limone biologico (succo e scorza grattugiata)
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva pugliese
- 1 spicchio d’aglio tritato finemente
- 3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
- Sale q.b.
- Pepe nero macinato fresco q.b.
Preparazione
Consiglio:
Per un sapore più autentico, si consiglia di cuocere il polpo in un tegame di terracotta. Questo materiale permette di mantenere una temperatura costante, esaltando al meglio i sapori del piatto.
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Se amate i piatti semplici e autentici, la pasta e carciofi alla pugliese è un viaggio nei sapori della tradizione che porta la Puglia direttamente in tavola.
Questo piatto nasce dalla tradizione contadina e porta con sé sapori autentici e ricordi di pranzi in famiglia. I carciofi freschi si fondono con la pasta per creare un connubio di dolcezza e carattere, evocando la semplicità delle ricette di una volta.
Un piatto che esalta gli ingredienti di stagione e che si prepara con pochi passaggi. Perfetto per una cena rustica o un pranzo veloce, regala il gusto vero della tradizione pugliese.
Storia e Tradizione
La pasta e carciofi alla pugliese è uno di quei piatti che profumano di tradizione. I carciofi, ortaggi tipici del sud Italia, sono protagonisti di molte ricette della cucina povera, ma il loro sapore è nobile. In Puglia, i carciofi vengono preparati in molti modi: ripieni e cotti nel sugo, accompagnati da fave o con piselli, oppure abbinati all'agnello per i pranzi delle feste. Questo piatto è l'esempio perfetto di come pochi ingredienti, se usati con cura, possano creare un'esperienza gastronomica che racconta il cuore pulsante della Puglia.
Categoria: Primi piatti, Cucina pugliese
Preparazione: 20 minuti
Porzioni: 4 persone
Cottura: 15 minuti
Difficoltà: Facile ☆
Ingredienti
- 4 carciofi freschi
- 320 g di pasta corta (Orecchiette o Cicatelli )
- 2 spicchi d'aglio
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Prezzemolo fresco tritato
- Sale e pepe q.b.
- 1 limone (per non far annerire i carciofi)
- Pecorino grattugiato (facoltativo)
Preparazione
1. Pulizia dei carciofi: Rimuovete le foglie esterne più dure e tagliate le punte. Dividete i carciofi in spicchi sottili e metteteli in una ciotola con acqua e succo di limone.
2. Rosolatura: In una padella capiente, scaldate l'olio extravergine d'oliva e fate dorare l'aglio intero. Aggiungete i carciofi scolati e cuoceteli a fuoco medio per circa 10-15 minuti, aggiungendo poca acqua se necessario.
3. Cottura della pasta: Portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata. Cuocete la pasta al dente e scolatela.
4. Mantecatura: Trasferite la pasta nella padella con i carciofi e saltate il tutto per un paio di minuti, mescolando delicatamente. Aggiustate di sale e pepe.
5. Impiattamento: Spolverate con prezzemolo fresco tritato e, a piacere, con una generosa grattugiata di pecorino.
Consigli e Varianti
- Provate a usare Cicatelli freschi per un tocco più autentico.
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