🍃La portulaca commestibile è molto più di un’erba selvatica: in Puglia è un ingrediente prezioso che le nonne conoscono bene, tra insalate, minestre e rimedi naturali. Riconoscerla, raccoglierla e cucinarla con rispetto vuol dire riportare a tavola un sapere antico. Questa pianta spontanea, oggi considerata un vero superfood naturale, racchiude gusto, salute e tradizione contadina.
La Portulaca in Puglia: un’erba spontanea salutare e ricca di gusto
Negli orti e nei campi, passeggiando, è facile imbattersi in una pianta che spesso calpestiamo senza pensarci: la portulaca. Un piccolo tesoro verde si nasconde tra le pieghe del terreno, quasi indistinto, eppure così prezioso: è la portulaca (Portulaca oleracea L.).
Questa pianta, spesso considerata semplicemente un'infestante degli orti e dei campi, è in realtà una gemma della nostra tradizione culinaria e un vero toccasana per la salute.
📜La portulaca in Puglia: tradizione, nomi dialettali e riconoscimento PAT
La portulaca è una pianta erbacea annuale estiva. È facilissima da riconoscere grazie alle sue foglie succulente, ovali e glabre, e ai suoi steli carnosi, che le danno l'aspetto di una pianta grassa, dal colore verde o rossastro e un portamento strisciante e ramificato.
Il nome botanico latino, Portulaca, significa ‘piccola porta’ riferito al modo in cui si aprono le capsule che contengono i semi.
In tutta Italia è conosciuta con innumerevoli nomi. Ma è qui, nella nostra amata Puglia, che assume sfumature dialettali che raccontano storie di generazioni, ed è persino riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) dell'intera regione dal 2020: è la “perchiazza” o “spurchiazza” in molte aree, la “purchiacchia” o “perchiazza” (Puglia), la “prugghiazza” a Brindisi, a Bisceglie “prichiazzo”, a Taranto “prechiazze” e a Foggia “precchiacche”.
In Salento è nota anche come “purbacchia”, “’mbrucacchia” o “brucacchia”.
A livello più generale in Puglia, come “chiappareine”. Questi nomi, così vari e radicati, testimoniano la profonda connessione della portulaca con la nostra terra e la sua lunga storia d'uso.
🌿Benefici della portulaca
La portulaca è un vero SUPERFOOD, ricchissima di omega-3, molto più di tante verdure comuni, fonte preziosa di antiossidanti come vitamina C, E e beta-carotene, che supportano il sistema immunitario e rallentano l’invecchiamento.
Contiene importanti minerali come ferro, magnesio, potassio e calcio, fondamentali per energia, ossa sane e pressione equilibrata. Considerata un rimedio naturale da secoli, la portulaca ha proprietà depurative, diuretiche. Un alleato prezioso per la salute quotidiana, amato da sempre nella tradizione pugliese.
👉Come riconoscere la portulaca commestibile?
La portulaca commestibile si distingue per i suoi fusti carnosi, verdi o rossastri, e per le foglie ovali, lisce e lucide. Cresce rasoterra e ha un portamento strisciante. A differenza della varietà ornamentale, non presenta fiori grandi e vistosi: questo è un dettaglio importante per evitarne la confusione. La varietà edibile è la Portulaca oleracea L., quella utilizzata nella cucina tradizionale pugliese e nei rimedi di una volta.
🍽️La portulaca nella cucina pugliese: un sapore autentico
In Puglia, la portulaca viene raccolta e utilizzata sin dall’antichità. Le nostre nonne, vere custodi della cucina povera e saporita, sapevano bene come trasformarla in piatti ricchi di gusto e salute. Non c'è limite alla sua versatilità in cucina, sia cruda che cotta.
🥗Cruda: bontà autentica nelle insalate!
Il modo più semplice e amato per gustarla qui in Puglia è cruda. I germogli più giovani e teneri sono perfetti nelle insalate miste.
Il suo sapore leggermente acidulo e salato, che ricorda gli spinaci freschi o il crescione d'acqua, le conferisce una freschezza molto particolare.
Un classico intramontabile, specialmente nelle calde giornate estive, è l'insalata di portulaca con cetrioli, pomodori e cipolla, magari con un tocco di rucola selvatica. Basta un filo del nostro pregiato olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale e, per chi ama, una spruzzata di aceto. Accompagnata da una fragrante fetta di pane pugliese, diventa un piatto semplice e gustoso, un vero inno alla nostra terra. Nonostante la sua consistenza morbida e leggermente scivolosa, un tratto distintivo dovuto alle sue mucillagini, questa peculiarità la rende incredibilmente dissetante e un'aggiunta unica che amo particolarmente.
Portulaca cotta: sapore e ricette della nonna
La portulaca è squisita anche cotta. È ottima in zuppe e minestre saporite.
Le nostre nonne la utilizzavano spesso nelle frittate o come condimento in sformati. E' molto buona anche saltata in padella con cipolla, olio e patate per un contorno o un secondo appetitoso.
Potete anche aggiungerla ai primi piatti, come mezze maniche, un minuto prima di scolare la pasta, per preservarne al meglio le proprietà. Altre preparazioni inaspettate...
I semi di portulaca, piccolissimi e neri, sono commestibili e possono essere raccolti e aggiunti a yogurt e cereali per la colazione o nel pane fatto in casa. Si può persino preparare un pesto con la portulaca saporito e originale, un'alternativa fresca.
💚Consigli per un utilizzo consapevole
La portulaca cresce spontaneamente nei nostri orti, campi e persino nelle fessure dei marciapiedi. Se decidete di raccoglierla, fatelo in zone non trattate da pesticidi e lontano da bordi stradali, è una pianta che tende a trattenere i metalli pesanti. Se volete conservarla per l'inverno, potete metterla sott'olio o sott'aceto.
🍃Portulaca, erba umile dal grande valore e da riscoprire
La portulaca non è solo un'erba selvatica ma è un simbolo della resilienza e della ricchezza della nostra terra. Un ingrediente umile ma potente che ha nutrito le generazioni e continua a offrirci i suoi doni. Vale la pena riscoprirla, portarla in cucina e lasciarsi sorprendere dal suo sapore autentico e dai suoi incredibili benefici.
🍃 “In casa mia, la portulaca non è mai mancata d'estate: mia madre la raccoglieva nell’orto e mia nonna la usava soprattutto per le insalate. Bastavano pochi ingredienti freschi, appena colti, per portare in tavola semplicità e sapore. Una tradizione che oggi continua nella mia cucina con lo stesso spirito di una volta.”
Articolo scritto da: Clementina Urbano per Sedicipuglia.it, blog di cucina, cultura e tradizione della Puglia.
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