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La ricetta pugliese tradizionale
Se amate i piatti semplici e autentici, la pasta e carciofi alla pugliese è un viaggio nei sapori della tradizione che porta la Puglia direttamente in tavola.
Questo piatto nasce dalla tradizione contadina e porta con sé sapori autentici e ricordi di pranzi in famiglia. I carciofi freschi si fondono con la pasta per creare un connubio di dolcezza e carattere, evocando la semplicità delle ricette di una volta.
Un piatto che esalta gli ingredienti di stagione e che si prepara con pochi passaggi. Perfetto per una cena rustica o un pranzo veloce, regala il gusto vero della tradizione pugliese.
Storia e Tradizione
La pasta e carciofi alla pugliese è uno di quei piatti che profumano di tradizione. I carciofi, ortaggi tipici del sud Italia, sono protagonisti di molte ricette della cucina povera, ma il loro sapore è nobile. In Puglia, i carciofi vengono preparati in molti modi: ripieni e cotti nel sugo, accompagnati da fave o con piselli, oppure abbinati all'agnello per i pranzi delle feste. Questo piatto è l'esempio perfetto di come pochi ingredienti, se usati con cura, possano creare un'esperienza gastronomica che racconta il cuore pulsante della Puglia.
Categoria: Primi piatti, Cucina pugliese
Preparazione: 20 minuti
Porzioni: 4 persone
Cottura: 15 minuti
Difficoltà: Facile ☆
Ingredienti
- 4 carciofi freschi
- 320 g di pasta corta (Orecchiette o Cicatelli )
- 2 spicchi d'aglio
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Prezzemolo fresco tritato
- Sale e pepe q.b.
- 1 limone (per non far annerire i carciofi)
- Pecorino grattugiato (facoltativo)
Preparazione
1. Pulizia dei carciofi: Rimuovete le foglie esterne più dure e tagliate le punte. Dividete i carciofi in spicchi sottili e metteteli in una ciotola con acqua e succo di limone.
2. Rosolatura: In una padella capiente, scaldate l'olio extravergine d'oliva e fate dorare l'aglio intero. Aggiungete i carciofi scolati e cuoceteli a fuoco medio per circa 10-15 minuti, aggiungendo poca acqua se necessario.
3. Cottura della pasta: Portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata. Cuocete la pasta al dente e scolatela.
4. Mantecatura: Trasferite la pasta nella padella con i carciofi e saltate il tutto per un paio di minuti, mescolando delicatamente. Aggiustate di sale e pepe.
5. Impiattamento: Spolverate con prezzemolo fresco tritato e, a piacere, con una generosa grattugiata di pecorino.
Consigli e Varianti
- Provate a usare Cicatelli freschi per un tocco più autentico.
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Alcuni dolci portano con sé il profumo di casa e il calore delle feste, raccontando storie che si tramandano di generazione in generazione. I propati della zita sono più di un semplice dolce: rappresentano un simbolo di unione, prosperità e celebrazione, profondamente legato alla tradizione culinaria pugliese. Preparati per i matrimoni, evocano l’amore e la cura con cui venivano impastati a mano, mentre il profumo di cannella si diffondeva nei vicoli, annunciando l’arrivo di giornate speciali.
Oggi, preparare i propati è un gesto che ci riporta alla tradizione, un modo per celebrare la semplicità e l’autenticità di un dolce che ha radici profonde nel nostro passato. Ogni morso racchiude la storia di una terra, di un tempo e di un amore che si rinnova ogni volta che si impasta. Preparare i propati della zita significa anche far rivivere una tradizione che, nonostante il passare degli anni, resta viva nei cuori di chi ancora crede nei valori autentici e nella bellezza delle cose semplici.La cucina pugliese natalizia è ricca di sapori autentici, dove pochi ingredienti di qualità si trasformano in dolci unici, perfetti per rendere speciali le feste. Ogni ricetta è un invito a riscoprire la tradizione e a portare in tavola il calore e la genuinità della Puglia. Preparare questi dolci significa rivivere la magia del Natale e stupire i tuoi cari con prelibatezze fatte in casa.
QUALI SONO I DOLCI NATALIZI PUGLIESI?
Tra sapori antichi e racconti di famiglia, scopri il segreto di un piatto che riscalda il cuore delle feste.
Le pettole tarantine sono un simbolo della cucina tradizionale pugliese, preparate durante il periodo natalizio in tutta la regione. In particolare, a Taranto, è tradizione prepararle nel giorno di Santa Cecilia, il 22 novembre, dando avvio alle festività. Questi soffici bocconcini fritti, chiamati anche "pittule" in altre zone, rappresentano un’autentica celebrazione della semplicità. L’impasto, fatto di pochi ingredienti come farina, acqua e lievito, ha una consistenza pastosa e viene fritto per ottenere un prodotto dorato e irresistibile.
Si narra che una donna, nel giorno della Santa, preparò l'impasto per il pane ma, distratta dalla musica degli zampognari, lo lasciò lievitare troppo a lungo. Tornata a casa, decise di friggere delle piccole porzioni di quella pasta ormai inutilizzabile per il pane, dando così origine alle pettole. Un dolce errore che oggi si tramanda come una tradizione ricca di sapore.
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Centro storico di Altamura |
La Puglia, con il suo lungo litorale, offre una varietà incredibile di pesce fresco, e il polpo è tra i protagonisti indiscussi delle tavole locali. Cucinarlo al sugo, insieme a ingredienti come olive, capperi, è un metodo che permette di intrecciare sapori intensi e distintivi, creando un piatto che sa di mare e di casa al tempo stesso.
Le olive nere, i capperi e l’origano non sono scelti a caso: rappresentano alcuni dei sapori più tipici del territorio, e quando si combinano con la base di pomodoro creano un contrasto delizioso con la tenerezza del polpo. Questi ingredienti, insieme alla qualità del polpo pescato nelle acque locali, fanno di questo piatto qualcosa di più di una semplice ricetta: è un'espressione di cultura e di geografia, una celebrazione del legame indissolubile tra la Puglia e il suo mare.
Preparare il polpo in questo modo non richiede tecniche complicate o strumenti particolari, ma solo amore per il cibo buono e la pazienza di lasciar cuocere il tutto a fuoco lento, permettendo ai sapori di fondersi perfettamente. È un piatto che si gusta idealmente in buona compagnia, magari in una calda serata estiva, con del pane croccante per fare la "scarpetta" nel sugo ricco e saporito.
Il polpo al sugo con olive e capperi è quindi più di un semplice pasto: è un’esperienza, un viaggio nei sapori del sud Italia che inizia con il primo morso e si conclude solo quando il piatto è vuoto. Per chiunque voglia scoprire la vera essenza della cucina pugliese, questa ricetta è un ottimo punto di partenza, capace di raccontare storie di mare, di vento e di vita pugliese attraverso il linguaggio universale del cibo.
Ingredienti per Polpo al Sugo con Olive, Capperi e Origano
Per preparare questa autentica ricetta pugliese, avrai bisogno dei seguenti ingredienti, che si combinano perfettamente per creare un piatto ricco di tradizione e sapore:
- 1 polpo grande (circa 1-1.5 kg), pulito
- 500 ml di passata di pomodoro
- 100 g di olive verdi, denocciolate
- 1 cucchiaio di capperi, dissalati
- 2 spicchi di aglio
- 1 bicchiere di vino bianco
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale e pepe q.b.
- Pane tostato, per accompagnare
Per preparare questa insalata, avrai bisogno di:
- 200g di fave fresche sgusciate
- 100g di formaggio fresco canestrato, tagliato a cubetti
- 1 cucchiaio di miele, preferibilmente di acacia per il suo sapore delicato
- Olio extravergine di oliva, sale, pepe nero e foglie di menta fresca per condire.
Procedimento:
In una ciotola, combinate le fave raffreddate, i cubetti di formaggio fresco canestrato e le foglie di menta fresca spezzettate a mano.
Condite l'insalata con olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e pepe nero macinato al momento. Mescola delicatamente per amalgamare gli ingredienti.
Al momento di servire, aggiungete un filo di miele sul piatto per un contrasto dolce-salato che esalterà i sapori di ogni componente. Potete accompagnare questa insalata con del pane croccante per completare il pasto.