Scopri il cuore della tradizione pasticceria pugliese con il Bocconotto di Bitonto (BA). Un viaggio nel Sud Italia tra le mura dei monasteri per scoprire il segreto di una frolla allo strutto sottilissima che custodisce l'anima della ricotta, esplorando le preziose varianti territoriali. Un dolce antico e delicatissimo, ideale per le feste, semplice, gustoso come i dolci di una vota. Il dolce più preparato a Bitondo per le feste.
📜Bocconotti pugliesi: l'eredità delle monache di Bitonto e le varianti territoriali. Ogni paese la sua versione!
Il Bocconotto è dolce spettacolare: è uno scrigno di frolla che custodisce la storia della pasticceria conventuale pugliese. Sebbene esistano versioni eccellenti in Abruzzo, Calabria o Basilicata, la tradizione della nostra terra si distingue per una scelta di ingredienti solari che riflettono il paesaggio della Murgia e delle nostre coste: dal candore delle mandorle alla freschezza delle ricotte, fino all'intensità delle confetture artigianali.
Nel viaggio tra i sapori della nostra terra, questo piccolo capolavoro muta anima a seconda del campanile. Per ritrovare la sua versione più aristocratica bisogna varcare la soglia del Monastero delle Benedettine di Bitonto, dove pare sia nato questo dolce. Qui la ricotta, impreziosita da frutta candita, diventava la protagonista di una farcitura nata nel silenzio dei chiostri.
Spostandoci verso il Barese e il Sud-Est barese, il bocconotto si arricchisce: qui la frolla accoglie una farcai di crema pasticcera e confettura, che sia di amarene o della pregiata Ciliegia Ferrovia, tipica delle nostre terre.
A Molfetta, invece, la tradizione si fa ancora più intensa: la farcitura cambia volto e diventa un connubio perfetto tra pasta di mandorle e confettura, un ripieno rustico e profumatissimo che richiama le antiche ricette di famiglia.
Nel Salento, invece, si predilige l'uso della confettura di ciliegie o della densa cotognata.
🥧Perché si chiama bocconotto?
Il nome Bocconotto richiama immediatamente l'idea di un piacere racchiuso in un guscio prezioso, nato per essere gustato in un unico boccone, con semplicità. Anche se oggi le dimensioni dei nostri stampi lo rendono un dolce generoso, il termine resta a indicare quella perfetta armonia tra la frolla e il ripieno.
❤️Ricetta dei Bocconotti pugliesi alla ricotta
Difficoltà: Media - ⏲️ Preparazione: 20 minuti - Riposo impasto: 30 minuti - Cottura: 25 m - Persone: 8
🥣 Ingredienti
Per la pasta frolla allo strutto:
- 250 g di farina 00
- 100 g di strutto
- 100 g di zucchero
- 2 tuorli
- un pizzico di sale
- scorza grattugiata di mezzo limone
Per il ripieno dei bocconotti:
- 250 g di ricotta vaccina
- 90 g di zucchero
- scorza di limone grattugiata o mandarino
- 2-3 gocce di essenza di vaniglia
Procedimento
1. Lavorate la farina con lo strutto freddo fino a ottenere un composto sabbioso. Unite zucchero, tuorli, sale e limone. Impastate velocemente e lasciate riposare il panetto in frigo per 30 minuti avvolto nella pellicola.
2. Setacciate la ricotta e amalgamatela con lo zucchero, la vaniglia e la scorza di limone.
3. Foderate 8 stampini di alluminio di 7 cm (unti con un velo di strutto) con la frolla stesa sottile. Riempite con la crema di ricotta e chiudete con un disco di frolla sigillando i bordi. Fate un piccolo taglio piccolo a croce sulla superficie.
4. Infornate a 170°C per 25 minuti. Una volta freddi, sfornate e spolverizzate con zucchero a velo.
Consigli e varianti
🍒Potete sperimentare tutte le varianti territoriali sostituendo il ripieno con pasta di con pasta di mandorle e amarene o con farcitura di crema pasticcera e confettura di ciliegie. A tal proposito, la scelta della Ciliegia Ferrovia per la farcitura non risponde solo a una tradizione geografica, ma a una precisa necessità tecnica: la sua polpa, naturalmente soda e strutturata, resiste alla temperatura del forno senza sfaldarsi.🎄
🎁Preparare i bocconotti è un rito che profuma amore e di casa. Il bocconotto è un piccolo capolavoro di equilibrio: la frolla allo strutto, così incredibilmente friabile si scioglie in bocca al primo morso lasciando spazio alla morbidezza della farcitura. È il dono perfetto per le feste, uno di quei sapori che mette d’accordo tutti, dai più piccoli ai grandi. Portarli in tavola significa offrire un’autentica bontà. Un dolce elegante che profuma di storia e semplicità.
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