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Scopri i proverbi religiosi della tradizione pugliese, tramandati da generazioni tra fede, saggezza popolare e vita quotidiana. Dal Gargano ai piccoli borghi, ecco i detti più significativi legati al bene e la male ai Santi e alle Madonne.
DOLCI DI CARNEVALE - RICETTE TRADIZIONALI E GUSTOSE
Ricette regionali di Carnevale: dolci autentici e specialità meno conosciute per festeggiare la tradizione
Ricette regionali di Carnevale: dolci autentici e specialità meno conosciute per festeggiare la tradizione
Il Caciocavallo: Cuore delle Serate tra Amici
Non c'è nulla che rievochi di più i momenti felici trascorsi in compagnia dei miei amici delle mille serate passate insieme, che il profumo invitante del caciocavallo pugliese che si scioglie sulla brace.
Ah, il caciocavallo! Un vero e proprio protagonista delle nostre feste. Ogni volta che preparo questo formaggio, mi ritrovo a sorridere pensando a tutte quelle risate, chiacchiere e brindisi che hanno riempito le nostre serate. Il caciocavallo non è solo un formaggio per me; è un pezzo di storia personale, un filo che intesse ricordi indimenticabili di gioia e amicizia. Lo chiamiamo affettuosamente "Caciocavallo Mon Amour", perché, in fin dei conti, ogni fetta è un pezzetto di cuore che condividiamo.
Proprio questo amore per il caciocavallo mi spinge a raccontarvi di più sulle sue origini e sulla sua preparazione.
I formaggi pugliesi rappresentano una delle eccellenze dell’agroalimentare italiano, custodi di tradizioni secolari e di sapori autentici che raccontano la storia di una terra solare e generosa. Tra questi, il caciocavallo impiccato è una vera e propria bontà gastronomica che merita un posto d'onore nella cucina mediterranea.
Il caciocavallo, formaggio a pasta filata dal gusto deciso e leggermente piccante, diventa protagonista di una preparazione suggestiva e deliziosa quando viene "impiccato" ovvero appeso sopra un fuoco di legna o una fonte di calore che ne favorisce lo scioglimento.
Questo metodo di cottura estremamente semplice esalta le qualità organolettiche del formaggio, rendendolo esternamente croccante e internamente morbido e filante, un contrasto di consistenze che stuzzica il palato e invita alla degustazione.
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Tanti anni fa venni invitata da un'amica a passare il Carnevale con la sua famiglia, che abitava in un piccolo paese vicino Schio.
Non poteva esserci accoglienza migliore che entrare direttamente nella loro tradizione, infatti sul tavolo svettavano montagne di " frittole e crostoli" dal profumo inebriante, sarà stato merito della "grappa" fatta in casa, anche se non é permesso, con cui erano impastate?
Ovviamente chiesi la ricetta ed ora scartabellando ho ritrovato il mio vecchio quaderno su cui annotavo specialità raccolte da amicizie sparse dappertutto. Vogliamo parlare di crostoli?
2 uova
1 bustina di lievito
2 cucchiai di grappa o grappa
3 cucchiai di latte
1/2 cucchiaio di zucchero
25 g. di burro
farina q.b.( all'incirca 360 gr)
olio di oliva o di semi per friggere
zucchero a velo q.b.
Mettere nella planetaria le uova, la grappa (io ho messo dell'ottima grappa alla pere partendo dal presupposto che quello che metti poi lo ritrovi) il latte, lo zucchero, il burro tagliato a pezzettini e mescolare con una forchetta.
Mettere il gancio per gli impasti, aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, e azionate l'impastatrice aggiungendo man mano la farina fino ad avere un impasto liscio, omogeneo e morbido (la quantità della farina dipende dalle dimensioni delle uova). A volte faccio riposare l'impasto ricoperto da pellicola trasparente per un'oretta ma se non ho tempo procedo subito, il risultato non é influente. Prendere la macchinetta della pasta, tagliare dei pezzi di pasta, assottigliarli e poi passarli regolando al primo foro e procedendo man mano al terzo e per finire all'ultimo.
La pasta deve essere tanto da sottile da essere trasparente. Ovviamente tutto il procedimento può essere fatto anche a mano. Ritagliate le sfoglie ottenute a forma di rettangoli con la rotella. Mettere ora abbondante olio a scaldare ed appena sarà pronto adagiare i crostoli.
La cottura é velocissima, appena dorati girarli aiutandosi con due forchette o con una pinza per fritti, togliere e mettere a perdere l'unto su della carta assorbente.
Spolverizzare con zucchero a velo.
Veloci da preparare, squisiti, friabili e da non credere si sciolgono in bocca! Provare per credere. La dose é per 6 persone.
A me piacciono sottili, sono così friabili che se cadono si frantumano, se volete il burro lo si può sciogliere e aggiungerlo quando é freddo altrimenti si rischia di cuocere le uova.
Ottima anche quest'altra ricetta: Chiacchiere di Carnevale.
Provate anche i Ravioli dolci salati di Carnevale hanno un gusto unico!
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Queste sono le classiche ciambelle di patate che riportano alla memoria i profumi e i sapori della mia infanzia. Mia madre le preparava puntualmente per Carnevale e per la festa di San Giuseppe, affiancandole alle castagnole, alle chiacchiere e ai ravioli dolci ripieni di ricotta.
Il loro sapore è inconfondibile: frittelle lievitate, soffici all’interno, fragranti all’esterno e intensamente profumate d’arancia. Una vera delizia, legata alla tradizione e ai gesti tramandati nel tempo.
Confesso che, essendo fritte, non sono esattamente leggere... ma si sa, Carnevale è il momento della spensieratezza, della festa, della tavola ricca e generosa. E allora, per un giorno, è bello concedersi anche un piccolo peccato di gola.
Le chiacchiere, conosciute anche come frappe o bugie, sono un classico della tradizione culinaria italiana, particolarmente amate durante il periodo di Carnevale.
Questi deliziosi dolci croccanti e leggeri sono un'esplosione di gusto e allegria in ogni morso. La loro preparazione è un vero e proprio rituale di condivisione e creatività, dove la farina, le uova, lo zucchero e una spruzzata di grappa si trasformano in un'irresistibile golosità. Fritte fino a raggiungere una doratura perfetta e poi cosparse di zucchero a velo, le chiacchiere sono un invito a lasciarsi andare al piacere del dolce e a festeggiare la vita con gusto. Da gustare da sole, in compagnia o in occasione di festività, ogni morso di chiacchiera porta con sé il sapore autentico della tradizione italiana e il calore di momenti condivisi con chi amiamo.
🍥 I Propati della Zita sono taralli dolci pugliesi dal profumo di cannella, simbolo delle nozze e delle feste pasquali a San Giovanni Rotondo. Un dolce antico, ricco di storia e tradizione contadina, perfetto da gustare con liquori o caffè. Scopri la ricetta autentica e il fascino di un sapore senza tempo.
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