PROPATI DELLA ZITA -TARALLI DOLCI PUGLIESI - San Giovanni Rotondo - DOLCE PUGLIESE
Sai che in Puglia c’è un dolce speciale che si prepara per i matrimoni? È il Propato della Zita, un dolce nunziale a forma di ciambella tipico del Gargano. Come ogni ricetta antica anche il propato ha una sua storia, una memoria e un legame profondo con il proprio territorio e le tradizioni.
La ricetta dei propati è ricca di fascino ed è legata agli affetti, ai rituali di matrimonio dei figli, dei genitori, dei nonni, bisnonni. Sono dolci che da sempre partono dal cuore e lo riscaldano!! Una ricetta che non è andata persa e non è stata modificata negli anni ma ha acquisito solamente più forza e legame nel tempo, forse per via dell'amore verso le cose semplici e genuine.
Fino a qualche anno fa era impensabile sposarsi nel mio paese, San Giovanni Rotondo, senza aver preparato i taralli dolci o meglio i "propati della zita", il dolce della sposa per eccellenza. Ancora oggi questa tradizione è viva.

La forma a cerchio: simbolo di eternità
La forma del propato della zita non è casuale. E' rotonda come una ciambella o un anello, e simboleggia l'eternità e l'amore. Questo cerchio rappresenta il legame tra due persone che si uniscono in matrimonio. Proprio come le fedi nunziali, la forma circolare del propato richiama l'idea di unione senza interruzioni.
Perché si chiama così?
Il nome “Propato” viene dal latino “propinare,” che significa offrire. “ Zita” in dialetto pugliese significa “sposa”. Insieme, il nome rappresenta un dolce offerto per augurare felicità agli sposi.Questo dolce, nasconde in sé una tradizione antica che parla di comunità, famiglia e condivisione.
Il nome “Propato” viene dal latino “propinare,” che significa offrire. “ Zita” in dialetto pugliese significa “sposa”. Insieme, il nome rappresenta un dolce offerto per augurare felicità agli sposi.
Le antiche usanze e la cottura nei forni del paese
In passato, i matrimoni erano eventi che coinvolgevano tutta la comunità. La preparazione del Propato della Zita non era solo un gesto simbolico, ma anche un’occasione per riunire le famiglie. Le donne si trovavano nelle case per impastare insieme, raccontando storie mentre lavoravano. Quando l’impasto era pronto, il dolce veniva portato nei forni del paese per la cottura. I forni, punti di ritrovo per la comunità, diventavano luoghi di festa, pieni di profumi dolci e chiacchiere. Il Propato simbolo di augurio, prosperità e amore veniva preparato con grande cura e devozione.
I Propati della Zita: dolce tradizionale Pugliese per matrimoni e Pasqua
Questi dolci venivano donati a fine pranzo nunziale, agli invitati, vicini di casa e conoscenti. Mangiarne un pezzetto era considerato di buon auspicio. Oggi i taralli vengono regalati confezionati in buste trasparenti o in scatole, avvolti da tulle, nastri e fiori colorati.
E' il regalo sicuramente più gradito e atteso dagli invitati. In Sardegna, invece, regalano questi bellissimi dolcetti a fine pranzo nunziale.
Inoltre, i Propati della Zita vengono preparati anche in occasione della Santa Pasqua, continuando una tradizione che si rinnova durante le festività.
Propati … chissà se li preparerò anch'io! Ahahah! Dalle mie parti c'è un detto che dice " Chi tene la faccia c' marita e cchi nò rimana zita"! Che tradotto in italiano vuol dire: "Chi è sfacciata si sposa, chi non lo è rimane zitella".
Allora un appello a tutte le single se volete preparare i propati della zita datevi da fare! Ahahah!
Profumo e goduria delle cose semplici
Il sapore? Semplicemente divino! Leggermente speziati al profumo di cannella emanano un'aroma e un profumo straordinario che inebria la mente!
In conclusione il Propato della Zita è molto più di un dolce: è un pezzo di storia pugliese. Se vuoi portare in tavola un po’ della nostra tradizione, prova a prepararlo con la ricetta originale!
Vi passo gli ingredienti, ovviamente la dose è per chi si deve maritare! Ahahah! Sotto i link per le dosi ridotte e procedimento.
Ingredienti:
- 7 kg di farina 00
- 3 kg di zucchero semolato
- sei bucce di limoni grattugiati
- 22 uova intere
- 7 bustine di vanillina
- 7 buste di lievito per dolci
- 400 ml di olio extravergine di oliva
- 7 cucchiai colmi di cannella
- un litro di vino bianco (nella bottiglia deve avanzarne un po', circa due dita; se preferite utilizzare l'intera bottiglia, aggiungete però due pugni di farina)
Preparazione dei Propati della Zita
1. Fate bollire del buon vino bianco con un limone intero non trattato e 1,5oo kg di zucchero.
2. Prendete una ciotola e rompete le uova, aggiungete lo zucchero rimanente e sbattetele per bene con una frusta.
3. Mettete la farina setacciata a fontana sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova e il resto degli ingredienti.
4. Impastate bene fino ad ottenere un impasto liscio e sodo.
5. Staccate poco alla volta un po' d'impasto ( di circa 400 gr) e formate dei cilindri lunghi circa di 50 cm e spessi 4 cm ; dategli la forma di ciambella.
Il diametro dei propati deve essere di circa 17- 18 cm e una volta cotti devono pesare all'incirca 400 grammi.
6. Disponeteli su di una teglia, precedentemente unta con olio evo e spolverata con un po' di farina. Generalmente vengono preparati alcuni giorni prima, anche quindici giorni prima; si conservano bene per un mese avvolti in buste di plastica.
7. Cucinateli in forno caldo ventilato 200°C binario medio per circa 15 minuti. Dopo, abbassate la temperatura a 180° e proseguite la cottura per altri dopo 35 min, per un totale circa di 50 minuti.
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