400 gr. di pere abate,
3 uova,
1 bustina di vanillina,
170 gr. di zucchero,
una bustina di lievito per dolci,
zucchero a velo per decorare.
Ingredienti:
Procedimento:
Nel passato glorioso delle nostre famiglie, i Crapi erano un simbolo imprescindibile delle festività pasquali. Esibiti con orgoglio nelle case, trovavano il loro posto d’onore ogni volta che il sacerdote faceva visita per la benedizione pasquale. La loro presenza non era casuale: il numero dei Crapi preparati corrispondeva esattamente a quello dei bambini presenti in famiglia, un gesto di buon auspicio e continuità.
Il Crapio non è solo un dolce, ma un vero e proprio racconto della tradizione popolare pugliese. Ogni suo elemento ha un significato profondo:
La sua preparazione era un rito che univa le generazioni, con le nonne e le madri intente a impastare, mentre i bambini osservavano con curiosità e trepidazione, in attesa del giorno in cui avrebbero potuto finalmente assaporarlo.
Manca ormai poco alla fine della Quaresima e, con essa, si avvicina il momento di gustare il Crapio. Questo dolce segna il passaggio dalla penitenza alla festa, proprio come accade con la Quarantana, un’antica figura della tradizione pugliese.
Nota anche come "pupa impiccata", la Quarantana è una bambola di stoffa vestita di nero, appesa tra i balconi delle case e delle vie del paese. Simbolo di lutto e sacrificio, rappresenta metaforicamente i giorni di astinenza, penitenza e preghiera che precedono la Pasqua.
Alla sua base viene fissata una patata, in cui sono infilate sette penne di gallina, una per ogni settimana di Quaresima. Ogni domenica, in un rito antico che purtroppo si sta perdendo, veniva tolta una penna, fino a giungere alla Domenica di Pasqua, quando la Quarantana veniva bruciata o distrutta, segno della fine del periodo quaresimale e dell’arrivo della resurrezione.
Oggi, la tradizione del Crapio e della Quarantana resiste nelle case di chi ancora porta avanti con orgoglio la cultura e le usanze popolari. Tuttavia, molte di queste tradizioni stanno lentamente svanendo, lasciando spazio a nuove abitudini.
Riscoprire e preparare il Crapio significa riportare in vita la memoria delle nostre radici, celebrando non solo la Pasqua, ma anche l’eredità culturale che ci è stata tramandata.
Con questa delizia pasquale avvolta di tradizione e simbolismo, vi auguro di trascorrere una Pasqua all’insegna della gioia, della condivisione e della dolcezza.
Che il profumo dei Crapi riempia la vostra casa di calore e allegria, mentre condividete momenti preziosi con i vostri cari. all'insegna della tradizione e della gratitudine. Buona Pasqua a tutti voi!