Il Cavicione di Pasqua con Ricotta è un dolce tipico della cucina pugliese, simbolo della tradizione pasquale. Fragrante fuori e cremoso dentro, è una delle ricette più amate tra i dolci pugliesi. Scopri la storia e il segreto per prepararlo alla perfezione!
Il Crapio: il dolce pasquale della tradizione pugliese
Nel passato glorioso delle nostre famiglie, i Crapi erano un simbolo imprescindibile delle festività pasquali. Esibiti con orgoglio nelle case, trovavano il loro posto d’onore ogni volta che il sacerdote faceva visita per la benedizione pasquale. La loro presenza non era casuale: il numero dei Crapi preparati corrispondeva esattamente a quello dei bambini presenti in famiglia, un gesto di buon auspicio e continuità.
Un dolce carico di simbolismo e storia
Il Crapio non è solo un dolce, ma un vero e proprio racconto della tradizione popolare pugliese. Ogni suo elemento ha un significato profondo:
- Le uova rappresentano la vita, la fertilità e la rinascita.
- La treccia simboleggia l’unione, il legame e l’eternità.
- Il pane dolce richiama il corpo di Cristo, sottolineando il valore sacro della Pasqua.
La sua preparazione era un rito che univa le generazioni, con le nonne e le madri intente a impastare, mentre i bambini osservavano con curiosità e trepidazione, in attesa del giorno in cui avrebbero potuto finalmente assaporarlo.
La Quarantana: il simbolo della Quaresima nel Gargano, Puglia
Manca ormai poco alla fine della Quaresima e, con essa, si avvicina il momento di gustare il Crapio. Questo dolce segna il passaggio dalla penitenza alla festa, proprio come accade con la Quarantana, un’antica figura della tradizione pugliese.
Nota anche come "pupa impiccata", la Quarantana è una bambola di stoffa vestita di nero, appesa tra i balconi delle case e delle vie del paese. Simbolo di lutto e sacrificio, rappresenta metaforicamente i giorni di astinenza, penitenza e preghiera che precedono la Pasqua.
Alla sua base viene fissata una patata, in cui sono infilate sette penne di gallina, una per ogni settimana di Quaresima. Ogni domenica, in un rito antico che purtroppo si sta perdendo, veniva tolta una penna, fino a giungere alla Domenica di Pasqua, quando la Quarantana veniva bruciata o distrutta, segno della fine del periodo quaresimale e dell’arrivo della resurrezione.
Un rituale antico che rischia di scomparire
Oggi, la tradizione del Crapio e della Quarantana resiste nelle case di chi ancora porta avanti con orgoglio la cultura e le usanze popolari. Tuttavia, molte di queste tradizioni stanno lentamente svanendo, lasciando spazio a nuove abitudini.
Riscoprire e preparare il Crapio significa riportare in vita la memoria delle nostre radici, celebrando non solo la Pasqua, ma anche l’eredità culturale che ci è stata tramandata.
Come preparare il Crapio: la ricetta originale
Ingredienti
Per l'impasto
- 875 g di farina 00
- 375 g di zucchero semolato
- la buccia grattugiata di 1 limone non trattato
- 3 uova fresche intere
- 1 bustina meno un po' di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 50 ml di olio extravergine d'oliva
- ½ cucchiaio colmo di cannella in polvere
- 125 ml di vino bianco secco
Per la decorazione
- ½ limone non trattato
- 187 g di zucchero per la bollitura del vino
- 1 tuorlo d'uovo per spennellare
- Confetti bianchi e colorati
- Codette di zucchero
Procedimento passo dopo passo
1️⃣ Preparazione dell'impasto
- Fate bollire il vino bianco con mezzo limone e 187 g di zucchero.
- Nel frattempo, battete le uova con lo zucchero rimanente fino a ottenere un composto spumoso.
- Setacciate la farina su una spianatoia e formate una fontana.
- Aggiungete il composto di uova al centro e unite il vino bollito con zucchero, l’olio, la buccia di limone grattugiata, la cannella e il lievito.
- Se usate la planetaria, battete prima le uova, aggiungete i liquidi e infine incorporate la farina con gli altri ingredienti.
- Impastate fino a ottenere un composto morbido e leggermente appiccicoso. Evitate di lavorarlo troppo.
2️⃣ Creazione della forma del cestino
- Prendete una porzione dell’impasto e stendetelo su un piano infarinato fino a ottenere una sfoglia di circa 1,5 cm di spessore. Con l'aiuto di un mattarello, stendete la pasta fino a ottenere una sfoglia ovale.
- Adagiate al centro della sfoglia le uova sode (possibilmente divise a metà).
- Richiudete la sfoglia sopra le uova, piegandola in due con delicatezza.
- Sigillate i bordi con cura, pressando leggermente intorno alle uova per eliminare eventuali bolle d’aria. Assicuratevi che sia chiuso perfettamente.
3️⃣ Decorazione del Crapio
- Con un coltello, effettuate dei tagli a 1 cm di distanza lungo i bordi del dolce, lasciando intatta la parte superiore.
- Chiudete i lembi in modo alternato, premendoli con delicatezza con un dito per creare un effetto intrecciato.
4️⃣ Preparazione del manico del cestino
- Prendete un pezzo d’impasto e formate un rotolino lungo circa 70 cm e spesso 1 cm.
- Dividetelo in tre parti uguali e intrecciatelo delicatamente per creare il manico del cestino a treccia.
5️⃣ Creazione delle rose decorative
- Prendete una porzione di impasto e formate un piccolo rotolino.
- Schiacciatelo leggermente con il mattarello.
- Con un coltello, effettuate dei tagli a ½ cm di distanza lungo la strisciolina, lasciando intatta la parte inferiore.
- Arrotolate la striscia su se stessa per ottenere una rosa di pasta.
6️⃣ Fissaggio delle decorazioni
- Incollate le rose ottenute ai lati del manico del cestino utilizzando un po’ di tuorlo d’uovo per garantire una migliore adesione.

7️⃣ Spennellatura e rifinitura
- Sbattete energicamente un tuorlo d’uovo e spennellate delicatamente l’intera superficie del Crapio, assicurandovi di distribuirlo uniformemente.
- Inserite due confetti bianchi all’interno delle roselline per completare la decorazione.
8️⃣ Decorazione finale con confetti e codette
- Arricchite il Crapio con confetti colorati e codette di zucchero, distribuendoli in modo armonioso sulla superficie del dolce.
- Questo tocco finale conferirà vivacità e un effetto festoso.
9️⃣ Cottura in forno
- Trasferite i Crapi in forno preriscaldato a 200°C.
- Cuocete per circa 30 minuti, riducendo la temperatura a 180°C dopo i primi 15 minuti.
- Una volta cotti, lasciateli raffreddare su una gratella, permettendo ai profumi di diffondersi nell’aria.
Con questa delizia pasquale avvolta di tradizione e simbolismo, vi auguro di trascorrere una Pasqua all’insegna della gioia, della condivisione e della dolcezza.
Che il profumo dei Crapi riempia la vostra casa di calore e allegria, mentre condividete momenti preziosi con i vostri cari. all'insegna della tradizione e della gratitudine. Buona Pasqua a tutti voi!
Potrebbero interessarti anche:
Tag:
Il Propato è un dolce pasquale pugliese tradizionale del Gargano, caratterizzato da un impasto fragrante e un intenso profumo di spezie e cannella. Antichissimo e dalla forma simile a un tarallo, viene preparato secondo una ricetta tramandata da generazioni.
Scopri la ricetta originale del Propato del Gargano, con ingredienti e procedimento dettagliato per prepararlo a casa.
Salve a tutti,
Con grande entusiasmo vi rivolgo queste parole mentre mi avvicino alla Pasqua, un momento carico di significato e di emozioni. Voglio condividere con voi un pezzo del mio mondo, un'immagine della bellezza e della gioia che spero di portare nel futuro.
Quest'anno, ho deciso di rendere speciale la mia Pasqua creando una tavola incantevole all'aperto, ricca di dettagli che parlano di primavera e di speranza. Immagino già gli occhi dei miei cari illuminarsi di fronte a quella vista, mentre ci riuniamo per un momento di gioia e di condivisione.
Guardo la tavola che ho allestito con cura, e ogni elemento su di essa racconta una piccola storia: la tovaglia rosa confetto che ho scelto con amore, i piatti bianchi che brillano al sole, le uova di ceramica dipinte a mano che trasudano creatività e passione. E poi, al centro, un mazzo di fiori primaverili che profuma di freschezza e di nuovi inizi.
Ma più di tutto, mi commuove pensare al significato profondo di questa giornata. Pasqua non è solo una festa religiosa o una scusa per indulgere in prelibatezze culinarie; è un momento di rinnovamento interiore, di riflessione e di gratitudine per le benedizioni che la vita ci offre ogni giorno.
Quindi, mentre mi preparo ad accogliere i miei cari intorno a questa tavola, mi sento colmo di una profonda gratitudine per tutto ciò che ho e per le persone meravigliose che rendono la mia vita così speciale.
Tag: