Scopri la vera ricetta degli scaldatelli pugliesi o taralli salati fatti in casa, croccanti e profumati come da tradizione. Un viaggio nei sapori autentici della Puglia, tra grano, olio e semi di finocchio. Segui passo dopo passo la preparazione di questo snack rustico, simbolo della cucina tipica pugliese.
🥨Cosa sono gli scaldatelli pugliesi: la ricetta rustica della tradizione
Gli Scaldatelli, più comunemente noti come taralli, sono un pilastro della gastronomia pugliese, perfetti da sgranocchiare in ogni momento della giornata: possono essere un antipasto, uno spuntino o il perfetto fine pasto, specialmente se abbinati a un vino rosso robusto. Ne esistono innumerevoli varianti in commercio: dal peperoncino al pepe nero, dalla pizza alla cipolla, dalle olive al sesamo, e così via. Sebbene la forma più diffusa sia quella circolare, non è raro incontrarli in versioni allungate.
🌿 Quando si preparano gli scaldatelli: la tradizione pasquale pugliese
Nel Gargano, è tradizione prepararli in casa durante le festività pasquali, insieme ai taralli dolci questi ultimi ricoperti di una deliziosa glassa zuccherata. Potreste chiedervi perché ne parlo proprio ora: il motivo è semplice, soddisfare una "voglia" di mia sorella, che è venuta in Puglia per le vacanze di Natale. Io e mia madre, colti dalla richiesta, non abbiamo esitato a prepararli, cogliendo l'occasione per me di imparare e conservare questa preziosa ricetta. Per la preparazione, abbiamo scelto ingredienti naturali: farina biologica tipo 00, olio extravergine di oliva, ricco di grassi insaturi, e semi di finocchio, noti per le loro proprietà carminative, capaci di ridurre i gas intestinali.
Ingredienti per gli Scaldatelli Pugliesi:
- 1500 gr. di farina biologica 00
- 300 ml. di acqua
- 30 gr. di grosso
- 150 gr. di olio extravergine di oliva
- 100 ml. di vino bianco
- 30 gr. di semi di finocchio o anice
- 5 uova intere, acqua q.b. (quella che prende l'impasto)
- un pizzico di lievito di birra, 3-5 grammi
Procedimento passo passo
1. Versate la farina sulla spianatoia, disponendola a fontana, e create un incavo al centro. Al suo interno, aggiungete le uova intere, i semi di finocchio, il vino bianco, l'olio e il sale, precedentemente sciolto in un po' di acqua tiepida. Incorporate circa 300 gr. di acqua, aggiungendo poi un pizzico di lievito di birra, anch'esso sciolto in un po' di acqua tiepida.
2. Procedete formando un panetto compatto, che lascerete riposare per circa 10-15 minuti. Questo passaggio consente agli ingredienti di amalgamarsi in modo ottimale, garantendo una consistenza uniforme e ideale per la lavorazione successiva.
3. Dall'impasto ottenuto, modellate dei salsicciotti, lavorandolo con le mani fino a conferire una forma allungata e uniforme, assicurando omogeneità nello spessore.
4. Tagliate i salsicciotti di traverso utilizzando una spatola, quindi lavorate nuovamente l’impasto.
5. Procedete formando dei rotolini sottili e lunghi, con uno spessore uniforme di circa 1 cm. Chiudete ciascun rotolino conferendogli una forma circolare. Per preservare la definizione della forma durante la cottura, è consigliabile intaccare leggermente le estremità dei rotolini prima di unirle, seguendo una tecnica tradizionale.
Come mostrato nell'immagine, la chiusura del tarallo si realizza incrociando i lembi in modo alternato, seguendo una tecnica che garantisce stabilità alla forma e un aspetto tradizionale. I taralli si prestano a essere modellati in una varietà di forme. Ho realizzato persino un delfino!

6. Sbollentate i taralli in acqua bollente salata e tirateli fuori non appena vengono a galla!
7. Assicuratevi che scolino bene. Disponeteli su un canovaccio affinché possano asciugarsi completamente. Successivamente posizionateli sulla spianatoia per farli asciugare.
8. Trasferiteli su di una teglia e infornateli in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
9. Lasciateli raffreddare e... voilà, pronti per essere gustati. Si conservano ottimamente per circa un mese se tenuti in sacchetti di plastica ben chiusi.
Consiglio:
L'impasto è stato preparato seguendo metodi tradizionali, impiegando un'abbondante quantità di olio e un accurato lavoro manuale. Per chi desidera realizzare una quantità maggiore, si consiglia l'utilizzo di un'impastatrice, così da facilitare il processo mantenendo la qualità del risultato finale.
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ciao clementina che belli i tuoi taralli, lì farò anch'io, mi piacciono tantissimo...
RispondiEliminaCiao clementina....complimenti per i taralli...prendo subito nota...e appena posso li voglio provare...a casa mia piacciono tantissimo.
RispondiEliminagrazie per la ricetta.
Ciao cara...ma sai che somigliano tanto a quelli pasquali!Sono usciti benissimo e sono buoni!!!
RispondiEliminaUN ABBRACCIO
mmmhhmm quanto mi piacciono i semi di finocchio! Questi taralli non sembrano poi troppo difficili da preparare. Quasi quasi mi butto!
RispondiEliminaBuonissimi! ho avuto la fortuna di assaggiarli direttamente i Puglia anni fa :). Buona befana!!
RispondiEliminaChe bello vedere realizzati i taralli "scallete" come dicono dalle mie parti...lo sai che sono pugliese anche io!!!!!
RispondiEliminaBravissima!
Un grande bacio
Mamma mia che belli ,ummmmmmmm
RispondiEliminaCiao caraaa i taralli io li adoro.. calcola che sono il mio pane a pranzo!!!!! :-))))...
RispondiEliminaps: Bled è fantastica... te la consiglio vivamente per san valentino.. anche perchè è molto romantica.. :-))) e ti consiglio anche l'albergo.. molto carino.. pulito... cordiali tutti.. e a buon prezzo!!!! Fammi sapere davvero se ci andrai ok??? Un bacione
Che buoni i tuoi taralli, io non mi sono mai cimentata in questa preparazione, grazie per la ricetta.
RispondiEliminaCiao Daniela.
Ma quante bele forme per questi taralli! anche a noi paicciono moltissimo, se fatti in casa sono ancora più buoni!
RispondiEliminaun bacione
ciao, clementina, e buon anno.
RispondiEliminache belli i tuoi taralli! io e la mia famiglia ne siamo veramente ghiotti, mi sa che mi tocca provarli!
Clem, sono carinissimi e sopratutto buonissimi, posso favorire ne assaggerei volentieri qualcuno!!!!!!!!!
RispondiEliminaBaci baci!
io li mangio di continuo! si trovano anche da noi, ma ora voglio provare a farli
RispondiEliminabaci
Buonissimi... io li preferisco non bolliti, sono più rugosi... ma davvero buoni!!! anche nella versione ricoperta di zucchero!!! bacioni
RispondiEliminabravissimissima, passa dal mio blog, c'è un premio per te
RispondiEliminaGrazie cara per aver pensato a me, un bacio. Clementina
RispondiEliminaChe belliiiiiiiii, li voglio fareeeeeeeeeee!!!
RispondiEliminaStupendi, perfetti, sono contenta che hai messo la ricettina!!
Grazie Elisa
une bonne recette, un beau façonnage je la note pour la tester
RispondiEliminabonne soirée
Sembrano semplici da preparare. mi sa che ci proverò. Grazie cuginetta!
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